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Ultime news da "Editoriale"

9 Dic, 2024
A novembre era «praticamente certo». Ora, dicono i vertici del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus, ne abbiamo la «quasi certezza». Ma non servirà aspettare il 31 dicembre o il bollettino che verrà diffuso all’inizio del 2025. Anche senza il bollino della formalità, le certezze ormai sono due, e una peggiore dell’altra. La prima: quello che si sta per chiudere è l’anno più caldo mai registrato. La seconda: la temperatura media globale di questo 2024 è per la prima volta più di 1,5 gradi Centigradi sopra i livelli pre-industriali. Certo, non basta un singolo anno per paventare…

6 Dic, 2024
Da cinque anni la commissione europea ha come baricentro l'ambizione della transizione climatica. Da cinque anni leggi, regolamenti, atti e corposi finanziamenti sono stati approvati dall’Europarlamento per affrontare la transizione ecologica con il rafforzamento di politiche economiche e sociali. Da cinque anni l’Unione ha scelto di essere la prima area vasta del Pianeta a imporre decarbonizzazione e riduzione delle emissioni nette di gas serra entro il 2030 del 55% rispetto al 1990, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, mettendo sul piatto la bella cifra di 1000 miliardi di…

5 Dic, 2024
Con 35 voti a favore – compresi quelli del Partito democratico (Pd) e di Alleanza verdi sinistra (Avs) – e 14 contrari, il Consiglio regionale della Sardegna guidata dalla presidente Alessandra Todde (M5S) ha approvato ieri il Dl 45 “Disposizioni per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili”. Il decreto mette così fine alla moratoria di 18 mesi ai nuovi impianti rinnovabili, che venne presentata da Todde come semplice strumento per consentire poi uno sviluppo organico e controllato delle rinnovabili sull'isola. Risultato? A de…

4 Dic, 2024
Dal 2006, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) monitora coi più avanzati sistemi di ricerca e analisi il consumo di suolo in Italia. E anche il nuovo rapporto 2024 è un dossier scientifico da allarme rosso. Dimostra che se la popolazione decresce il consumo di suolo continua a crescere con un ritmo autolesionista, a bocconi da 21.578 kmq che hanno artificializzato e cementificato il 7,16% di territorio nazionale. Per capirci, è un’area vastissima quanto la copertura di tutti gli edifici di Torino, Bologna e Firenze messi insieme. Il ritmo folle è di 20 ettari…

3 Dic, 2024
In Italia, la maggior parte delle persone e delle aziende paga il servizio di gestione dei rifiuti urbani tramite una tassa di scopo, denominata Tari. Solo il 14% dei Comuni (1116 su 7904), corrispondenti al 13,7% degli abitanti (circa 8 milioni su un totale di circa 59) applica invece la tassa/tariffa puntuale o corrispettiva, come illustra bene l’interessante rapporto annuale di Ifel sull’applicazione del principio Pay as you throw (Payt) in Italia, metodologie che consentono di pagare per i rifiuti prodotti (sulla base del peso e del volume conferito). La Tari è commisurata invece ai metr…

2 Dic, 2024
Il simbolo della Sicilia 2024? Altro che la millenaria Trinacria che dall’antichità greca rappresenta il Dio del sole e della fertilità o la fantaopera del Ponte su uno Stretto assetato più che dalla scarsità delle piogge dall’irrazionalità nella mancata gestione dell’acqua da cui tutto dipende. Il vero simbolo della Sicilia oggi arriva sulle quattro ruote tra piazze e strade, e sono le autobotti di ogni dimensione e i silos d’acciaio o in plastica alimentare della protezione civile dove si fanno le file per riempire bottiglie e recipienti di ogni dimensione. Un incivile e vergognoso ritorno…

28 Nov, 2024
La disastrosa risicatissima fiducia del Parlamento europeo alla seconda Commissione guidata da Ursula von der Leyen non è solo un campanello d’allarme, ma è il segnale che anche la solidità europea e dei suoi leader storici è ormai nel libro dei ricordi.

27 Nov, 2024
«Un saluto molto cordiale ai Parlamentari presenti, al Presidente della Regione, al Sindaco, al Presidente della Provincia, ai Sindaci numerosi presenti, a tutti voi, ai ragazzi quissù, ai bravissimi componenti del complesso che ha suonato l’inno di Mameli in maniera così coinvolgente. Siamo qui, oggi, a ricordare l’alluvione che, trent’anni or sono, inferse una ferita al Piemonte. Settanta morti, cinquecento feriti, migliaia di sfollati, decine e decine di migliaia di posti di lavoro compromessi. La piena del Tànaro, del Bormida, del Belbo, sino al Po, colpì Ceva, Alba, Asti, Alessandria, co…