18 Nov, 2024
Un Baku nell’acqua. Aria fossile alla Conferenza mondiale sul clima dove risuona il “Drill, baby, drill” del ciclone negazionista innescato da Trump con disimpegni e frenate. Inizia il countdown e restano 7 giorni per un accordo che non c’è
La doccia fredda del ciclone Trump ha ghiacciato qualche euforia iniziale e oggi il fantasma dell’ennesimo flop è l’incubo dei 50 mila delegati di 198 Paesi. Ancora cinque giorni, e venerdì sapremo se Baku finirà, come sembra, nel classico buco nell’acqua, con la Conferenza delle Parti sul clima archiviata come ventinovesima tappa delle occasioni perse in partenza.
Se alla vigilia il mondo aveva una speranzella, questa è stata brutalmente travolta e sepolta dall’elezione del tycoon negazionista, e i segnali più evidenti del disimpegno sono anche nel forfait dei maggiori leader internaz…