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Ultime news da "Natura e biodiversità"

30 Ago, 2024
Uno spettacolo della natura meraviglioso che esige che gli enti interessati applichino la Carta di Pelagos
Sui social network – ripresi anche dai siti di informazione - stanno circolando diversi video sull’avvistamento di balenottere all’Isola d’Elba, uno spettacolo magnifico ma che sta creando qualche problema proprio alle protagoniste dei video: la balenottere comuni (Balaenoptera physalus), con imbarcazioni che si avvicinano troppo – e pericolosamente – a quelli che sono i più grandi animali del pianeta dopo le balenottere azzurre. In un filmato sembra che una delle balenottere sanguini, probabilmente dopo un precedente incidente con una grossa imbarcazione che sono una delle principali cause…

30 Ago, 2024
Il governo: misure per gestire l’attuale pressione del pascolo e la disponibilità di acqua in condizioni ambientali severe
Il ministero dell’ambiente, foreste e turismo della Namibia informa con il suo nuovo “Report Wildlife Crime" che, sta contribuendo a sostenere il programma governativo di soccorso per la siccità con carne di selvaggina: «Il Ministero contribuirà con 723 animali, tra cui 30 ippopotami, 60 bufali, 50 impala, 100 gnu azzurri, 300 zebre, 83 elefanti e 100 eland. Gli animali provengono da parchi nazionali e aree comunali con numeri di selvaggina sostenibili». Il 29 agosto il governo della Namibia ha approvato il "“Namibia Livelihood Vulnerability Assessment and Analysis (VAA) Report” che chiede a…

30 Ago, 2024
5,5 milioni di anni fa solo l’11% delle specie marine sopravvissero al gigante del sale del Mediterraneo
Nel corso della storia della Terra, I movimenti litosferici hanno ripetutamente portato all'isolamento dei mari regionali dall'oceano globale e a massicce accumulazioni di sale. Giganti di sale di migliaia di chilometri cubi sono stati trovati dai geologi in Europa, Australia, Siberia, Medio Oriente e altrove. All’università di Vienna ricordano che «Queste accumulazioni di sale rappresentano preziose risorse naturali e sono state sfruttate dall'antichità fino a oggi nelle miniere di tutto il mondo (ad esempio nella miniera di Hallstatt in Austria o nella miniera di sale di Khewra in Pakistan)…

29 Ago, 2024
Il clima locale determina la dimensione e la sopravvivenza delle giovani tartarughe marine
Le femmine delle tartarughe marine depongono le uova, ricoprono il nido di sabbia e poi tornano in mare, lasciando che le uova si sviluppino e si schiudano da sole. Ma tra predatori dei nidi, temperature in aumento, occupazione antropica delle spiagge, le probabilità di sopravvivenza sono scarse. Una volta schiuse e nell'oceano, circa una tartarughina su 100 o su 1.000 raggiunge l'età adulta. Le dimensioni delle schiuse contano. Le schiuse più numerose e con tartarughine più veloci nel raggiungere il mare hanno maggiori probabilità di sopravvivere perché trascorrono meno tempo sulle sabbie p…

29 Ago, 2024
L’impatto della pesca eccessiva sugli stock ittici viene sottovalutato dai consulenti dei decisori politici.
Lo studio “Stock assessment models overstate sustainability of the world’s fisheries”, pubblicato su Science da un team di ricercatori delle università della Tasmania e di Victoria, è un'analisi approfondita delle valutazioni degli stock ittici in tutto il mondo e ha rivelato che «La loro sostenibilità è sopravvalutata, con implicazioni per la gestione della pesca e la consapevolezza dei consumatori». Le valutazioni degli stock vengono condotte regolarmente per misurare l'impatto della pesca sulle popolazioni di pesci e molluschi nelle regioni di gestione della pesca globale. Queste valutazi…

29 Ago, 2024
Individuati i predatori marini australiani e antartici più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici
Lo studio “Traversing the land-sea interface: A climate change risk assessment of terrestrially breeding marine predators”, pubblicato su Global Change Biology da un team di ricercatori australiani guidato da Milan Sojitra dell'ARC Australian Centre for Excellence in Antarctic Science (ACEAS) dell’Intitute for Marine and Antarctic Studies (IMAS) dell'università della Tasmania , sottolinea la necessità di «Comprendere in che modo le condizioni meteorologiche avverse influiscono sulle specie durante la riproduzione, quando sono più vulnerabili, e come questo inciderà sulla loro sopravviven…

28 Ago, 2024
Aree marine protette: l’EEA smentisce i dati italiani e chiede protezioni reali per la biodiversità marina
Secondo il nuovo briefing ‘Healthy seas, thriving fisheries: transitioning to an environmentally sustainable sector’dell’ European Environment Agency (EEA), «I mari regionali europei sono generalmente in cattive condizioni, il che minaccia la competitività e la sostenibilità a lungo termine dell'industria ittica europea. La pesca eccessiva, la cattura accidentale e il degrado dell'habitat determinano il declino della biodiversità marina nei mari europei, insieme alle pressioni derivanti dall'eutrofizzazione, dall'inquinamento e dai cambiamenti climatici». Il briefing EEA fornisce una panoram…

28 Ago, 2024
L'analisi del Dna di iene fossili vissute sull’isola nel Pleistocene ne rivela caratteristiche genetiche uniche
Oggi, la iena è associata principalmente alle savane africane, ma in pochi sanno che, migliaia di anni fa durante il Pleistocene, le iene erano diffuse anche in gran parte dell'Europa e dell'Asia. La Sicilia, con il suo ambiente diversificato e ricco di fauna, era popolata dalle iene del genere Crocuta ed è  l’unica isola dove la presenza di questa specie è stata documentata dai fossili. Recentemente, i progressi nello studio del Dna antico hanno permesso ai paleogenetisti di analizzare materiale genetico di iene fossili, proveniente da regioni fredde come il nord della Russia e della C…