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Solo nella zona rossa abitano 500mila persone, da far evacuare in 72 ore in caso d’allarme

Sono oltre 150 i terremoti che continuano a scuotere l’area dei Campi Flegrei, dove è in corso uno sciame sismico che ha fatto registrare una scossa di magnitudo 4.4 – la più forte da quarant’anni e dunque la più intensa da quando nel 2005 è iniziata l’attuale crisi bradisismica –, seguita stamani da un’altra di magnitudo 3.6. L’Osservatorio vesuviano dell'Ingv continua le attività di monitoraggio ma «la sismicità non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciam...

L'Editoriale

Nel Regno del Fuoco. Viaggio nell'emergenza dei Campi Flegrei

Erasmo D'Angelis
Erasmo D'Angelis
Se c’è posto al mondo dove il respiro della Terra si può vedere e ascoltare e persino annusare, questo è il cratere dei Campi Flegrei dove il perenne ribollire dell’attività vulcanica del sottosuolo da sempre erutta in superficie fumarole e provoca terremoti generalmente di bassa magnitudo, che oggi spaventano.  Ieri sera la sala operativa dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv ha calcolato aduna profondità di 3 chilometri circa 150 scosse in 6 ore, e la più forte degli ultimi 40 anni, di magnitudo 4.4, avvertita alle 20.10 anche a Napoli. A Pozzuoli e a Bagnoli la Protezione Civile ha allestito tendopoli per le 35 famiglie fatte sfollare da edifici a rischio e per chi non rientra in casa, e molti hanno passato la notte in auto. Ma le scosse sono una costante. Nel solo 2023 sono state oltre 5.000 le scosse che indicano variazioni del livello del mare nel Golfo di Pozzuoli e sollevamento del suolo indicato in “lieve accelerazione”.  Sull'intero Pianeta i Campi Flegrei hanno un solo “gemello”, una sola area con caratteristiche simili, ed è la zona del super-vulcano del parco nazionale di Yellowstone, con due vastissime camere magmatiche, niente a che vedere con i 19 crateri attiv...
Oggi è la Giornata mondiale della Biodiversità

Oggi è la Giornata mondiale della Biodiversità

Il termine biodiversità (traduzione dall’inglese biodiversity, a sua volta abbreviazione di biological diversity) è stato coniato nel 1988 dall'entomologo americano Edward O. Wilson. La biodiversità può essere definita come la ricchezza di vita sulla terra: i milioni di piante, animali e microrganismi, i geni che essi contengono, i complessi ecosistemi che essi costituiscono nella biosfera.
Questa varietà non si riferisce solo alla forma e alla struttura degli esseri viventi, ma include anche la diversità intesa come abbondanza, distribuzione e interazione tra le diverse componenti del sistema. In altre parole, all’interno degli ecosistemi convivono ed interagiscono fra loro sia gli esseri viventi sia le componenti fisiche ed inorganiche, influenzandosi reciprocamente.

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