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Campi Flegrei, geologi ambientali: oltre alla prevenzione servono campagne di educazione

Fiore: «La sicurezza sismica, geoidrologica, vulcanica deve costituire obiettivo strategico nazionale»
 |  Territorio e smart city

L’ennesima scossa di terremoto ai Campi Flegrei, invita ad una profonda riflessione. La sicurezza sismica, geoidrologica, vulcanica deve costituire obiettivo strategico nazionale e si deve attuare mediante misure di prevenzione, strutturali e non strutturali, tese alla salvaguardia della vita umana, della sicurezza del patrimonio edilizio e del territorio, del sistema produttivo e delle infrastrutture.

Per fare questo chiediamo una prevenzione dei rischi geologici, attraverso politiche e programmi pluriennali di interventi strutturali sugli immobili di proprietà pubblica e la promozione di forme di incentivo, finalizzate alla riduzione della vulnerabilità degli edifici privati, adottando criteri di priorità e di premialità, nonché misure di semplificazione delle norme vigenti in materia edilizia e discipline procedimenti correlati.

Alle azioni di prevenzione strutturale vanno associate da subito azioni non strutturali. Abbiamo proposto da tempo di prevedere l’obbligo di destinare annualmente l’1x1000 dei fondi per interventi strutturali per realizzare opere di mitigazione dei rischi geologici a campagne di educazione alla prevenzione da svolgere nelle scuole di ogni ordine e grado per accrescere nelle giovani generazioni la conoscenza della specificità dei pericoli naturali che interessano il propri luoghi di vita e portarli a una maggiore consapevolezza della importanza della tutela del territorio e della vita anche insegnando loro comportamenti di auto protezione.

di Antonello Fiore, presidente nazionale della Società italiana di geologia ambientale

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.