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Ultime news da "Inquinamenti e disinquinamenti"

11 Mar, 2025
Il bilancio di Greenpeace Japan e France nel 14esimo anniversario dell’incidente nucleare
L'11 marzo 2011, il Giappone fu colpito da un terremoto di magnitudo 9 seguito da uno tsunami devastante, che causò la morte o la scomparsa di oltre 22.000 persone. Questi disastri hanno portato anche al drammatico incidente nucleare presso la centrale di Fukushima Daiichi, la cui grave mancanza di previsione e la scarsa progettazione del sistema di sicurezza hanno causato diverse migliaia di morti durante l'evacuazione di decine di migliaia di residenti e in seguito. Le autorità riconoscono che queste morti sono dovute al deterioramento delle condizioni di vita degli sfollati. Le conseguenze…

10 Mar, 2025
In seguito alla collisione è scoppiato un incendio su entrambe le imbarcazioni, equipaggi evacuati con scialuppe ed elicotteri, almeno 32 feriti
Una nave portacontainer e una petroliera si sono scontrate nel Mare del Nord, al largo della costa dell’East Yorkshire. Gli equipaggi di entrambe le navi sono stati evacuati attraverso scialuppe e l’intervento di elicotteri, ma si contano almeno 32 feriti e ancora non è chiaro se ci siano vittime tra i marinai del cargo. Le emittenti inglesi danno continui aggiornamenti sulla vicenda e ora la Guardia costiera del Regno unito fa sapere che sta valutando il «probabile» rischio inquinamento derivante dall’incidente. A essere coinvolte sono la petroliera Stena Immaculate provenient…

10 Mar, 2025
Le iniziative contro gli «inquinanti eterni» sono di Avs e M5s. L’associazione ambientalista: «Chiediamo al Parlamento di schierarsi per il divieto all’uso e alla produzione di queste sostanze e di introdurre limiti più bassi per la loro presenza nelle acque potabili»
Sull’inquinamento da Pfas, paesi europei come la Danimarca e la Francia si sono già mossi con leggi restrittive. Anche a livello comunitario, si sta valutando l’ipotesi di approvare il divieto assoluto o il divieto con deroghe temporanee a queste sostanze nocive per la salute umana note anche come «inquinanti eterni», ma il processo di valutazione è solo stato avviato e non saranno brevi i tempi per arrivare a meta. La domanda è: se per combattere davvero l’inquinamento da Pfas, l’unica strategia efficace è metterli al bando, cosa fa l’Italia? Niente, per ora, è…

6 Mar, 2025
Avviato nel 2008 a Pechino, è stato questo progetto a permettere al mondo di sapere che l’inquinamento in Cina era molto più grave di quanto non facesse sapere il governo
Le politiche che sta mettendo in campo Trump fanno male agli americani. È stato evidenziato da più parti, per quel che riguarda i danni economici derivanti dalla decisione di mettere nuovi dazi sulle merci provenienti da Messico e Canada, a cui si andranno ad aggiungere quelli annunciati per i prodotti cinesi ed europei. Ma ci sono anche diverse misure di politica ambientale decise dal Trump 2.0 che possono comportare anche danni alla salute. L’ultima trovata del tycoon è quella di chiudere il programma globale di monitoraggio della qualità dell’aria, mettendo fine a oltre 15 a…

6 Mar, 2025
A rivelarlo è l’ultimo report Carbon majors su dati del 2023 riguardanti 169 società. Tra le principali responsabili figurano Saudi Aramco, Gazprom, Coal India, ExxonMobil, Shell e numerose società cinesi. Nella lista anche l’italiana Eni
Carbon majors è un database di dati storici sulla produzione di 180 dei maggiori produttori mondiali di petrolio, gas, carbone e cemento che rappresentano 169 società attive e 11 inattive. Ebbene, dall’ultimo report diffuso emerge che metà delle emissioni di CO2 mondiali è stata prodotta nel 2023 da appena 36 aziende operante nel settore dei combustibili fossili. Per di più, dall’analisi viene anche fuori che 25 di queste società sono a controllo statale, come la russa Gazprom, la Adnoc degli Emirati Arabi uniti, la China energy, la National iranian oil company, e a contro…

6 Mar, 2025
Il “buco” dell'ozono antartico è stato scoperto nel 1985, e le sostanze che riducono l'ozono (ozone-depleting substances - Ods) prodotte dall'uomo ne sono la causa principale. In seguito alla riduzione dei componenti chimici contenenti queste sostanze (clorofluorocarburi, Cfc) nell'ambito del Protocollo di Montreal, sono stati registrati segnali di ripresa dell'ozono, basati in gran parte su osservazioni e su ampi ma convincenti confronti tra modelli e dati. Sebbene tali approcci siano molto validi, non forniscono un rilevamento statistico rigoroso della struttura temporale e spaziale del rec…

6 Mar, 2025
Nel biennio 2022-23 il sistema di sorveglianza satellitare ha individuato oltre 7mila possibili sversamenti in mare di idrocarburi, ma gli Stati si sono attivati solo nel 7% dei casi
In una nuova relazione la Corte dei Conti europea alza il velo che nasconde un fatto di per sé allarmante: navi e imbarcazioni continuano ancora a essere un fattore rilevante di inquinamento per i mari dell’Unione europea. Va anche ricordato che la vigente normativa comunitaria, spesso, si rivela più rigorosa delle norme internazionali (principalmente dell’Imo), ma l’applicazione da parte degli Stati membri risulta lontana dall’essere considerata soddisfacente. Le azioni volte a prevenire, affrontare, monitorare e sanzionare i vari tipi di inquinamento provocato dall’esercizio della nav…

5 Mar, 2025
L’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale insieme guida gli sforzi del progetto “Plasticentro” per iniziare a invertire la rotta
A livello globale, secondo le stime, ogni anno vengono immessi nei fiumi, nei laghi e negli oceani da 9 a 23 milioni di tonnellate di rifiuti plastici, cui si aggiungono altre 13-25 milioni di tonnellate negli ecosistemi terrestri. Secondo un recente report dell’Agenzia Europea per l’ambiente (Marine Litter in Europe - An integrated assessment from source to sea), ogni anno 626 milioni di oggetti galleggianti in media - tra i 307 e i 925 milioni - (pari a 3382 tonnellate di rifiuti all’anno) entrano dai fiumi nei mari regionali europei da 32 paesi costieri dell’Unione Europea e dell’Eurasia…