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Ultime news da "Inquinamenti e disinquinamenti"

24 Nov, 2025
L’iniziativa arriva in seguito al confronto con la Commissione Ue e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori. Tra le altre cose, le compagnie coinvolte non potranno più affermare che le emissioni di CO₂ di un determinato volo possano essere neutralizzate, compensate o ridotte direttamente grazie ai contributi finanziari dei consumatori a progetti di protezione del clima o all’uso di carburanti alternativi per l’aviazione
Il 2024 si era chiuso con uno studio che segnalava che le emissioni di CO2 del turismo crescono due volte più velocemente rispetto al resto dell’economia, soprattutto a causa del settore dell’aviazione. E il 2025 si è aperto con un altro studio da cui emergeva che nel 2050 ci sarà il doppio dei passeggeri e piani di crescita «inconciliabili» con gli obiettivi climatici Ue. Ora da Bruxelles arriva una notizia che rappresenta un piccolo passo avanti, quanto meno sul piano della trasparenza delle comunicazioni da parte del settore dell’aviazione. Ventuno compagnie aeree euro…

21 Nov, 2025
È quanto evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista scientifica New Contaminants. I depuratori biologici sono resi meno efficaci da dosi sempre più massicce anche di antibiotici, analgesici, cosmetici, Pfas, nanoparticelle di ossidi metallici. «Urgenti strategie di depurazione aggiornate che tengano conto della complessità degli scarichi moderni»
Microplastiche e composti industriali, ma anche farmaci, cosmetici nanoparticelle di ossidi metallici e altri prodotti emergenti e sempre più diffusi nella lavorazione del settore produttivo stanno compromettendo il funzionamento dei sistemi biologici di rimozione del fosforo nei depuratori. Il campanello d’allarme è contenuto in un’indagine scientifica pubblicata su New Contaminants da un gruppo di ricercatori della Shenyang Agricultural University. Il lavoro esamina come questi contaminanti, sempre più presenti negli scarichi urbani, interferiscano con l’attività dei batteri accumulanti pol…

19 Nov, 2025
Il testo, presentato alla Camera, ricalca il “Deposit return system”, un sistema già presente in 18 Paesi europei, fondamentale per raggiungere gli obiettivi di raccolta del 90% previsto dalle regole comunitarie
È stata presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge che introduce un sistema di deposito cauzionale, in linea con il “deposit return system” (Drs) adottato in diversi Paesi europei, per gli imballaggi per bevande monouso in plastica e metallo. Un sistema, viene sottolineato, che è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di raccolta del 90% previsto dalle regole comunitarie. A illustrare in una conferenza stampa a Montecitorio senso e finalità dell’iniziativa sono state le deputate del Pd Silvia Roggiani ed Eleonora Evi, il direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini, e…

19 Nov, 2025
Dopo il fermo degli impianti di riciclo deciso nei giorni scorsi, in molti Comuni i cassonetti della differenziata non vengono più svuotati perché i centri di selezione non possono ricevere nuovi conferimenti. Il rischio di conseguenze igienico-sanitarie. Alla base della crisi del settore c’è la concorrenza della plastica vergine extra-Ue, soprattutto cinese, che costa molto meno di quella riciclata
«Il perdurare della crisi che sta investendo il settore del riciclo della plastica e i ritardi nel ritiro degli imballaggi in plastica pressati dagli impianti che svolgono la funzione di Centri comprensoriali stanno determinando una situazione insostenibile per tali strutture». A parlare è Francesco Sicilia, direttore generale di Unirima, ovvero l’Unione nazionale imprese raccolta, recupero, riciclo e commercio dei maceri e altri materiali. Sicilia interviene pochi giorni dopo che l’associazione di settore Assorimap ha comunicato che gli impianti di riciclo sono stati «costretti a fermarsi fi…

13 Nov, 2025
Lo rileva un’indagine di Amnesty International a cui hanno partecipato ricercatori dell’Università del Colorado. Ai danni ambientali si aggiungono i rischi sanitari per chi vive a meno di cinque chilometri dagli impianti, tra cui 520 milioni di bambini. Il 16% delle infrastrutture di petrolio, gas e carbone è in territori indigeni e almeno il 32% dei siti mappati si sovrappone a uno o più ecosistemi critici
«Le infrastrutture legate ai combustibili fossili mettono a rischio la salute e il sostentamento di almeno 2 miliardi di persone in tutto il mondo, circa un quarto della popolazione mondiale». È questa la conclusione di un’indagine condotta Amnesty International e Better Planet Laboratory dedicata ai danni causati dall’industria di petrolio, gas e carbone al clima, alle persone e agli ecosistemi in tutto il mondo. Il rapporto pubblicato da Amnesty International e presentato a margine della Cop30 in corso a Belém, in Brasile, è stato realizzato in collaborazione con l’Università del Colorado…

11 Nov, 2025
Lo denuncia Legambiente facendo riferimento ai Sin istituiti tra il 1998 e il 2020. Flash mob a Roma insieme ad Acli, Agesci, Arci, Azione cattolica italiana e Libera. «Una vergogna nazionale su cui chiediamo Ecogiustizia In nome del popolo inquinato. La sentenza Cedu sulla Terra dei Fuochi sia un monito per il nostro Paese affinché acceleri anche sulle altre bonifiche»
L’Italia si conferma un Paese in perenne ritardo sulle bonifiche degli ex siti industriali e delle aree più gravemente inquinate. Al 2025 ammontano a 992 gli anni totali di ritardo accumulati dal Paese per la mancata bonifica dei 42 siti di interesse nazionale, istituiti tra il 1998 e 2020. Si tratta di luoghi che attendono ancora «ecogiustizia», denuncia Legambiente, 148.000 ettari a terra e 78.000 ettari a mare che risultano ancora inquinati con pesanti ricadute e impatti sulla salute dei cittadini, sull’ambiente e sulla sfera economica e sociale dei territori. Un monito a cambiare rotta è…

10 Nov, 2025
Lo evidenzia Legambiente Lombardia sottolineando il peso climatico dell’Italian Food: «Va promosso un allevamento più sostenibile e rispettoso del benessere animale, che punti a valorizzare territori ed aree interne, anziché assecondare processi di concentrazione funzionali alla domanda di materie prime per l’industria»
«Il peso climatico dell’Italian Food e le grane ambientali del Grana». Con un gioco di parole, Legambiente Lombardia accende un faro su un argomento di cui ancora troppo poco si parla. Il made in Italy è un attore di primo piano nei sistemi agroalimentari, non solo per la notorietà dei prodotti che il nostro Paese produce ed esporta, ma anche per l’impronta che il sistema del cibo determina sul clima: stando ai dati Fao, sottolineano gli organizzatori del convegno svolto sul tema, il 32% di tutte le emissioni climalteranti dell’Italia sono riferibili al sistema del cibo, dalla produzione agri…

10 Nov, 2025
L’associazione ambientalista e la trasmissione Rai hanno diffuso i risultati di un’indagine da cui emerge che solo 2 dei 26 capi di abbigliamento e accessori consegnati ai servizi di raccolta di 11 città italiane hanno trovato collocazione nel mercato secondario, mentre rimane incerto il destino di tutti gli altri
Ogni cittadino europeo acquista in media 19 kg di prodotti tessili e capi abbigliamento all’anno e produce 16 kg di scarti tessili. In Italia, sebbene la raccolta differenziata dei rifiuti tessili urbani sia obbligatoria dal 2022, solo il 19% di questi materiali viene gettato nei cassonetti dedicati. Ma poi, la domanda è: il materiale correttamente introdotto in questi cassonetti, dove va a finire? Ecco una prima risposta: solo 2 dei 26 capi di abbigliamento e accessori consegnati da Greenpeace Italia e Report ai servizi di raccolta per abiti usati di 11 città italiane hanno trovato collocazi…