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Ultime news da "Inquinamenti e disinquinamenti"

7 Ott, 2025
«L’iniziativa conferma che nessuno è immune dall’esposizione a queste sostanze chimiche persistenti». Tra le personalità che hanno accettato di sottoporsi al test anche la commissaria Ue all’Ambiente Roswall. Per la metà dei soggetti coinvolti la contaminazione ha superato i livelli oltre i quali non è possibile escludere ripercussioni sulla salute
L’European environmental bureau ha realizzato un’iniziativa sui generis per mostrare quanto sia grave e diffuso il problema della contaminazione da Pfas. Ha chiesto a 24 personalità che occupano posti di vertice all’interno delle istituzioni europee di poter far svolgere un esame del loro sangue per verificare se fossero riscontrabili o meno tracce di questi inquinanti permanenti. In particolare, hanno accettato di partecipare a questa iniziativa una commissaria europea - la titolare dell’ambiente Jessika Roswall - 11 ministri, 7 sottosegretari, vice segretari o segretari di Stato, 4 direttor…

6 Ott, 2025
La sentenza n. 24717/2025 conferma che la tutela dell’ambiente è un valore costituzionale fondamentale, e che le imprese devono assumere piena responsabilità
La sentenza n. 24717 del 7 luglio 2025 della Corte di Cassazione costituisce un importante punto di riferimento nella giurisprudenza italiana in materia di diritto ambientale e responsabilità penale. Questa pronuncia si colloca in un contesto normativo in continua evoluzione, caratterizzato da un crescente impegno nella tutela dell’ambiente e da un rafforzamento delle norme penali connesse. La Corte è stata chiamata a pronunciarsi sul ricorso di un soggetto, accusato di abusiva produzione di emissioni in atmosfera ai sensi dell’articolo 279 del D.Lgs. n. 152/2006. Il Tribunale di Catanzaro, c…

5 Ott, 2025
Un approccio ibrido combina modelli numerici oceanici e intelligenza artificiale per previsioni più accurate, a supporto della gestione delle emergenze ambientali
Le maree nere possono essere tra i disastri ambientali più devastanti, capaci di compromettere gli ecosistemi marini, danneggiare gravemente le comunità costiere e generare danni economici e ambientali duraturi. I modelli numerici tradizionali, come MEDSLIK-II, simulano il movimento e la trasformazione delle particelle di petrolio nell’acqua marina, ma la loro accuratezza è stata finora limitata dalla dipendenza dal lavoro degli esperti per la calibrazione dei parametri fisici critici. Questo processo non riesce sempre a catturare la complessità e la variabilità delle condizioni oceaniche e a…

2 Ott, 2025
Appello del Cigno verde a governo e Parlamento a impegnarsi per garantire quanto prima i fondi che servono. Ciafani: «I 15 milioni di euro destinati, per il 2025, agli interventi nelle discariche e nei siti contaminati affidati al commissario unico Vadalà rappresentano solo il 50% di quanto necessario, secondo la struttura commissariale, a rimuovere le oltre 30mila tonnellate di rifiuti»
Il decreto Terra dei fuochi è legge. L’approvazione definitiva è stata salutata con soddisfazione dalla premier Giorgia Meloni, che in una nota ha assicurato: «Continuiamo a lavorare, sia sul fronte della repressione che su quello delle bonifiche, per sconfiggere la criminalità organizzata e per costruire un'Italia più sicura e pulita». Il via libera al provvedimento viene commentato con parole positive anche da Legambiente, che parla sì di «ottima notizia» e però proprio sul tema delle bonifiche solleva una serie di questioni, soprattutto sul fronte delle risorse messe a disposizione per qu…

29 Set, 2025
Secondo le stime del commissario Vadalà, per bonificare il territorio inquinato occorrono 500 milioni di euro in due anni
Il decreto-legge 116/2025, noto come Terra dei fuochi, si affaccia sull’ultima parte del suo iter legislativo con un passaggio decisivo: l’approvazione da parte del Senato con 91 voti favorevoli e 55 contrari, avvenuta attraverso il voto di fiducia, che ha consolidato il testo base unitamente a una serie di emendamenti attesi da diversi stakeholder. Nato con l’obiettivo di rafforzare il contrasto ai traffici illeciti di rifiuti e di rispondere all’emergenza ambientale campana, il decreto introduce modifiche strutturali al Codice dell’Ambiente, prevede nuovi reati e inasprisce le pene per con…

26 Set, 2025
Non solo a rischio è la salute di chi lavora nei campi, ma anche quella di chi consuma quegli alimenti
Una nuova indagine di Public Eye rivela un aumento significativov delle esportazioni di pesticidi vietati dall’Unione Europea, nonostante le promesse della Commissione di porre fine a questa pratica. Secondo l’inchiesta, grandi imprese chimiche europee, ed in modo particolare Syngenta svolge un ruolo di primo piano in questo commercio tossico, continuando a produrre e vendere sostanze altamente tossiche destinate a paesi extra-Ue, alimentando un doppio standard che mette a rischio la salute delle comunità rurali e l’ambiente nei paesi del Sud del mondo. La notizia è stata rilanciata anche da…

23 Set, 2025
Nel 2024 l’Unione europea ha notificato l’intenzione di esportare circa 122 mila tonnellate di prodotti contenenti pesticidi vietati, una cifra due volte quella del 2018. La maggior parte di queste sostanze è destinata a Paesi a medio e basso reddito, con rischi per salute e ambiente. Italia sesta per volume di esportazioni
Poco dopo la pubblicazione della prima inchiesta sull’export di pesticidi vietati firmata da Unearthed e Public Eye nel 2018, la Commissione Europea si era impegnata a porre fine a questa pratica, dichiarando che avrebbe dato il buon esempio e garantito che le sostanze chimiche pericolose vietate nell’Ue non sarebbero state prodotte per l’esportazione, anche modificando la legislazione, se necessario. Ma Greenpeace denuncia che alle promesse, finora, non sono seguiti i fatti. Anzi. L’esportazione di pesticidi vietati dall’Unione europea è aumentata drasticamente negli ultimi an…

22 Set, 2025
«Occorre ribaltare la strategia di contrasto: non potendo sanzionare il reato, occorre sanzionare i comportamenti che lo provocano»
È notizia di questi giorni che ARPAT e Università di Firenze, studiando il rapporto tra attività estrattiva e inquinamento delle sorgenti, sono giunte alla conclusione che, sebbene quest’ultimo sia sicuramente causato dalle cave, è molto difficile individuare la responsabilità di una specifica azienda nell’intorbidamento delle sorgenti. Anche lo studio in corso, che utilizza gli isotopi delle differenti tipologie di marmo per confrontarli con la marmettola che ha provocato un dato inquinamento, potrà al più consentire di individuare il bacino di provenienza, ma non la singola cava che quella…