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Ultime news da "Inquinamenti e disinquinamenti"

24 Dic, 2024
Mistero sulle cause dell’esplosione in sala macchine, sono ancora due i membri dell’equipaggio dispersi
In mezzo a grandi difficoltà e tentativi di minimizzazione da parte della autorità russe, sono ancora in corso le operazioni di bonifica a valle dell’affondamento di due petroliere russe avvenuto nei giorni scorsi nel Mar Nero; a un disastro ambientale in corso se ne potrebbe adesso aggiungere un altro, stavolta al largo della Spagna, dove stanotte è affondata una altra nave battente bandiera russa. Stavolta si tratta di una nave cargo, il mercantile Ursa Major, che è colato a picco nelle acque internazionali del Mediterraneo, tra Águilas (Murcia) e Oran (Algeria), a circa 110 km dalla cos...

24 Dic, 2024
È necessario aprire vie diplomatiche per mettere in campo squadre Ue a sostegno del disinquinamento marino
La Vigilia di Natale appendiamo dall’autorevole agenzia di stampa la Tass che le petroliere Volgoneft 212 e Volgoneft 239, affondate nel Mar Nero il 15 dicembre scorso, a causa di una tempesta, trasportavano circa 9.200 tonnellate di olio combustibile denso. Sono in corso le operazioni di bonifica, continua precisando che lo sversamento dell’inquinante tra i peggiori per l’ambiente marino (solidifica già a 10 gradi centigradi) ha colpito principalmente la costa vicino ad Anapa e il distretto di Temryuksky della regione di Krasnodar. Sabato scorso, dopo che il vento ha cambiato direzione, u...

23 Dic, 2024
L’Ue e gli Stati costieri che dispongono di un sistema anti-inquinamento mettano a disposizione tecnologie e know-how
Com’era facilissimo prevedere, nel Mar Nero il disastro ambientale da inquinamento da idrocarburi, oltretutto della peggiore specie, c’è stato in tutta la sua nefasta potenza. È iniziata ora la conta dei danni di questo disastro ambientale verificatosi nel Mar Nero, quando il 15 dicembre due petroliere russe sono state travolte da una violenta tempesta nello Stretto di Kerch – che unisce la Russia alla penisola della Crimea – e seguente il naufragio ha provocato una massiccia fuoriuscita di olio combustile. Le due petroliere, Volgoneft-212 e Volgoneft-239, avevano...

19 Dic, 2024
Strage di uccelli per colpa del combustibile fuoriuscito, diverse città del territorio che va dal ponte di Crimea fino ad Anapa, nella regione di Krasnodar, hanno dichiarato lo stato di emergenza
L’estensione della contaminazione provocata dalle due petroliere russe travolte il 15 dicembre da una violenta tempesta nello Stretto di Kerch, al largo della Crimea, copre almeno 60 chilometri. Il combustibile fuoriuscitova dal ponte di Crimea fino ad Anapa, nella regione di Krasnodar. Diverse città hanno dichiarato lo stato di emergenza ed è stata già confermata la morte di uccelli contaminati dal mazut. «Gli incidenti che hanno coinvolto le due petroliere nello Stretto di Kerch, che secondo diversi rapporti hanno entrambe oltre 50 anni di servizio, costituiscono una grave...

19 Dic, 2024
I siti contaminati, con la loro domanda di ricerca e di salute specifica, possono rappresentare il contesto in cui prioritariamente concentrarsi per rendere l’approccio One Health
I Siti contaminati di Interesse Nazionale (SIN) ai fini della bonifica sono aree del nostro Paese caratterizzate da una condizione di inquinamento delle matrici ambientali che rappresenta un rischio sanitario ed ecologico tale da determinare la necessità di interventi di risanamento. I principi e criteri per la loro individuazione sono stati definiti con l’art. 252 del D. Lgs. 152/2006 (Testo Unico dell’Ambiente), successivamente modificato dall’art. 36-bis della Legge 134/2012: dagli iniziali 57 siti classificati, il numero dei SIN si è quindi ridotto a 39, per attestarsi ad oggi a 42. La...

18 Dic, 2024
Greenpeace: «Stanno già compromettendo l’ecosistema locale, la Russia impiega petroliere obsolete per esportare petrolio greggio e finanziare la guerra in Ucraina»
È in corso un disastro ambientale nello Stretto di Kerch, che collega il Mar Nero al Mar d'Azov, dove all’inizio di questa settimana sono affondate due petroliere russe col loro carico di olio combustibile pesante (mazut). Secondo le stime riportate oggi da Greenpeace, le due petroliere trasportavano tra le 8.000 e le 9.000 tonnellate di prodotti petroliferi, di cui più di 3.000 tonnellate potrebbero essere fuoriuscite in mare. Attualmente, l’estensione della contaminazione copre almeno 60 chilometri, dal ponte di Crimea fino ad Anapa, nella regione di Krasnodar. Diverse città hanno dichi...

17 Dic, 2024
Le nuove norme saranno applicate tra 18 mesi e comprendono anche obiettivi per il 2030 e il 2040 per una «percentuale minima di contenuto riciclato» che arriva fino al 65% per le bottiglie di plastica entro il 2040
La proposta era stata lanciata due anni fa, corredata da una serie di analisi sull’impatto in termini ambientali degli imballaggi circolanti nell’Unione europea. Poi, lo scorso aprile, è arrivato un pronunciamento in senso positivo da parte del Parlamento europeo. Il via libera alle nuove norme non è stato dei più rapidi, ma finalmente ora è arrivato: il Consiglio dell’Unione europea ha formalmente adottato un regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio, il cosiddetto Ppwr (Packaging and packaging waste regulation). «Le nuove norme ridurranno significativam...

16 Dic, 2024
Trasportava 4mila tonnellate di olio combustibile denso. È dal naufragio della Prestige nel 2002 che non si verificavano incidenti simili
Le storie del mare e dei marinai che su di esso vivono, a volte, si ripetono inesorabilmente quasi a ricordarci la stoltezza umana. Apprendiamo che ieri a causa di una tempesta nel Mar Nero e, più precisamente, a circa cinque miglia dallo Stretto di Kirch – che separa il Mar Nero dal Mar D’Azov, oltre a costituire una linea mediana tra la Russia e l’Ucraina – la petroliera russa denominata “Volgoneft  212”, lunga 136 metri e con un equipaggio di 15 persone, si è spezzata a metà a seguito  di una tempesta di eccezionale intensità. A bordo, fonti aperte russe affermano che si trova...