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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

7 Feb, 2025
Fotovoltaico statunitense a quota 51,7 GW di capacità produttiva. La denuncia del Sierra club: «L’attacco di Trump all’energia pulita aumenterà i prezzi per le famiglie e porterà via i posti di lavoro creati sotto l’amministrazione Biden»
La contemporaneità delle due notizie la dice lunga sull’errore che sta commettendo l’amministrazione Trump, dal punto di vista della lotta al cambiamento climatico ma anche per quel che riguarda il tornaconto economico degli Usa. Praticamente nelle stesse ore in cui l’Associazione delle industrie dell’energia solare (Solar energy industries association, Seia) comunica che l’America ha superato per la prima volta i 50 GW di capacità fotovoltaica – per la precisione, viene comunicato, «attualmente sono collegati 51,7 GW di capacità produttiva di moduli nazionali, sufficienti a soddisfare l…

7 Feb, 2025
La decisione di Trump è stata comunicata da Rubio a Guterres in una lettera di cui alcuni estratti sono stati visionati da Politico. Dalla creazione nel 2010 del Green climate fund, nessun Paese aderente aveva mai cancellato somme già promesse
«Il governo degli Stati Uniti ha rescisso ogni impegno vigente con il Green climate fund». Il testo della lettera firmata dal segretario di Stato Usa Marc Rubio è inequivocabile. Né lascia spazio a possibili trattative. Donald Trump ha deciso di cancellare gli impegni assunti dagli Stati Uniti a versare 4 miliardi di dollari al fondo delle Nazioni Unite per il clima, che ha l’obiettivo di aiutare oltre 100 Paesi a realizzare misure di adattamento ai cambiamenti climatici. La rivelazione arriva da Politico che ha avuto modo di leggere alcuni estratti della lettera inviata il 27 genna…

6 Feb, 2025
L’indagine finanziata dall’Ue e condotta da 17 enti di ricerca di Europa e India, mira a capire come neve e permafrost influenzano il clima su scala globale e anche il futuro delle risorse idriche
Gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai verranno studiati da 17 enti di ricerca di Europa e India nel corso di quattro anni e in cinque regioni chiave: Alpi, Norvegia, Himalaya, isole Svalbard e la calotta glaciale della Groenlandia. «Il futuro del nostro pianeta si sta sciogliendo davanti ai nostri occhi?» Questa è la domanda da cui partono gli scienziati con il progetto Liquidice. L’indagine mira a capire come neve, ghiacciai e permafrost influenzano il clima su scala globale e dunque anche il futuro delle risorse idriche. Partito il primo febbraio scorso, il progetto è fin…

6 Feb, 2025
L’associazione dei consorzi di bonifica accende un faro anche sugli eventi meteo estremi che stanno colpendo diverse zone del Paese
Il servizio di monitoraggio europeo Copernicus ha certificato che quello appena passato è stato il mese di gennaio più caldo di sempre. E non è finita qui: come sottolinea Anbi fornendo il periodico quadro della situazione idrica italiana, è annunciato tra pochi giorni lo storico sorpasso di un grado tra Napoli ed Il Cairo: i 18 gradi del capoluogo campano saranno peraltro solo un grado meno di Riyad, capitale dell’Arabia Saudita. E questo, evidenzia sempre l’associazione dei consorzi di bonifica, all’indomani dei prevedibili nubifragi, che hanno colpito la Sicilia Nord-Or…

6 Feb, 2025
Copernicus certifica il nuovo, drammatico record: temperatura media dell’aria a oltre 13°C, ovvero 1,75°C sopra il livello preindustriale e 0,79°C sopra la media del 1991-2020 per questo mese. In Europa la situazione peggiore: 2,51°C sopra il dato medio dello stesso trentennio
Il 2024 si era chiuso male, dal punto di vista della crisi climatica. E il 2025 non ha portato buone notizie, su questo fronte. Il servizio di monitoraggio europeo Copernicus già aveva certificato che quello che ci siamo da poco lasciati alle spalle è il primo anno in cui le temperature medie globali sono state superiori di oltre 1,5°C rispetto alla media preindustriale. E ora che è finito anche il primo mese del nuovo anno, la situazione si conferma critica: nonostante lo sviluppo delle condizioni di La Niña nel Pacifico tropicale e il loro temporaneo effetto di raff…

6 Feb, 2025
A presentare gli Ndc sono stati solo sette paesi, che rappresentano circa il 16% della dispersione di gas serra nell’atmosfera. Agli estremi l’ambizioso piano del Regno Unito (-81% al 2035) e il deludente piano del Canada, che non prevede alcun miglioramento. Gli Stati Uniti già a dicembre in regola con la presentazione, ma l’insediamento di Trump ha cambiato tutto
Il Regno Unito si è mosso in modo esemplare, presentando un piano climatico prima della scadenza prevista e ambizioso nei contenuti, prevedendo un taglio dell’81% delle emissioni entro il 2035. Altri paesi sono stati altrettanto virtuosi nel rispetto dei tempi, ma tutt’altro che all’altezza della sfida nella riduzione dei gas serra. Il termine per presentare il piano formalmente denominato Contributo determinato a livello nazionale (Nationally determined contribution - Ndc) è il 10 febbraio. A muoversi prima della scadenza sono stati anche Brasile, Svizzera, Nuova Zelanda, Emirati Arabi…

5 Feb, 2025
L’European policy office dell’associazione ambientalista punta il dito contro il pacchetto Omnibus sostenuto dai partiti conservatori, ma mette in guardia anche sull’applicazione pratica della “Bussola per la competitività”: «Le azioni proposte rimangono troppo vaghe per poter essere realizzate»
«Mentre l'Europa è alle prese con l'accelerazione dell'impatto sul clima e la perdita di biodiversità, alcune forze politiche stanno usando la “semplificazione” come cavallo di Troia per smantellare leggi cruciali sull'ambiente e sulla responsabilità delle imprese, con il pretesto di ridurre la burocrazia e aumentare la competitività. Si tratta di un percorso pericoloso, che minaccia le nostre economie, la nostra natura, nonché la salute e il benessere di milioni di europei». A lanciare l’allarme è l’European policy office del Wwf, che nella periodica newsletter fa un bilancio di quanto avven…

5 Feb, 2025
A rilevarlo è uno studio condotto da un team di esperti, tra cui ricercatori del Cmcc: la sola elettrificazione – veicoli elettrici e pompe di calore – può ridurre i gas serra entro il 2050 dell’86% nel settore edifici e del 77% in quello mobilità
Tagliare le emissioni nel settore edilizio e dei trasporti non solo si deve, ma si può. A sottolineare che abbiamo già tutti gli strumenti per farlo è un nuovo studio pubblicato su Nature Energy. Dalle indagini realizzate da un team di esperti, tra cui ricercatori del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), è emerso che una combinazione di elettrificazione, migliore efficienza energetica e uso più intelligente dell’energia può ridurre significativamente le emissioni di gas serra negli edifici e nei trasporti, due settori che insieme rappresentano il 58% del consumo ene…