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Usa: record solare a 50 GW, ma al dipartimento Energia ora va il magnate di petrolio e gas Wright

Fotovoltaico statunitense a quota 51,7 GW di capacità produttiva. La denuncia del Sierra club: «L’attacco di Trump all’energia pulita aumenterà i prezzi per le famiglie e porterà via i posti di lavoro creati sotto l’amministrazione Biden»
 |  Crisi climatica e adattamento

La contemporaneità delle due notizie la dice lunga sull’errore che sta commettendo l’amministrazione Trump, dal punto di vista della lotta al cambiamento climatico ma anche per quel che riguarda il tornaconto economico degli Usa. Praticamente nelle stesse ore in cui l’Associazione delle industrie dell’energia solare (Solar energy industries association, Seia) comunica che l’America ha superato per la prima volta i 50 GW di capacità fotovoltaica – per la precisione, viene comunicato, «attualmente sono collegati 51,7 GW di capacità produttiva di moduli nazionali, sufficienti a soddisfare la maggior parte della domanda americana nel 2025» – il Senato degli Stati Uniti ha votato per confermare il magnate dei combustibili fossili Chris Wright come segretario del dipartimento Energia. Come riporta sempre la Seia, «i crediti d’imposta federali hanno portato a miliardi di dollari in investimenti nella produzione di energia solare e di stoccaggio e questi investimenti aiutano a far crescere l’economia, sostengono le comunità e forniscono migliaia di posti di lavoro ben pagati per gli americani». 

Ma ora la nuova linea pro-fossili decisa da Trump sta mettendo in causa tutto ciò e, come denuncia il Sierra Club, «l’attacco al solare aumenterà i prezzi per le famiglie e porterà via i posti di lavoro creati sotto l’amministrazione Biden». Come ricorda l’associazione ambientalista statunitense, a partire da dicembre 2023 il settore dell’energia solare ha finito per rappresentare quasi 280.000 posti di lavoro ben retribuiti e stabili. Il costo della produzione di energia rinnovabile ha anche dimostrato di essere inferiore del 30% rispetto al costo operativo della maggior parte delle centrali a carbone del paese. Nonostante l’energia solare sia più economica dei combustibili fossili e crei opportunità di lavoro in tutto il paese, Donald Trump ha interrotto gli investimenti nel programma Solar For All. In risposta, Holly Bender, responsabile del programma del Sierra Club, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «L’enorme aumento della produzione solare negli Stati Uniti è la prova che con le giuste politiche e investimenti, il nostro paese può raggiungere un futuro senza emissioni di carbonio. Questa non è solo una vittoria per l’ambiente, ma anche per le famiglie laboriose che vedranno bollette energetiche più basse e posti di lavoro più stabili nell’economia verde. Gli americani vogliono elettricità affidabile e conveniente che non sia dannosa per la loro salute o del loro budget. Ecco perché continueremo a spingere il settore energetico ad abbracciare la trasformazione dell’energia pulita e a sfruttare la tecnologia prontamente disponibile per ottenere un futuro più pulito e più sano per la prossima generazione».

La battaglia sarà dura, anche perché ora al dipartimento Energia va Wright, fondatore e amministratore delegato di Liberty Energy, un’azienda leader del settore petrolifero e specializzata nel gas fracking. Una decisione di Trump che fa il paio con altre analoghe mosse, come da ultimo la chiusura dell’ufficio per la sicurezza ambientale. Denuncia anche in questo caso il Sierra club, tramite la direttrice per le politiche Oltre i combustibili fossili, Mahyar Sorour: «Chris Wright ha fatto fortuna come amministratore delegato del fracking, ma il suo nuovo lavoro non si limita a gonfiare i profitti delle compagnie petrolifere e del gas. Bloccare gli investimenti nell’energia pulita e promuovere i combustibili fossili, come l’aumento delle esportazioni di Gnl, mette a rischio i posti di lavoro americani e farà aumentare i costi energetici per le famiglie. Visto il recente caos dell’amministrazione Trump, sono scettica sul fatto che Wright sia all’altezza del compito di costruire una fornitura costante di energia a prezzi accessibili. Staremo a guardare e siamo pronti a chiedere conto all’agenzia».

Redazione Greenreport

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