
Sembra un bel fiore, ma descrive la drammatica realtà del riscaldamento globale

A guardare l’immagine si direbbe un bel fiore, ma in verità descrive la drammatica situazione che sta vivendo il nostro pianeta. Lo scienziato del clima Zeke Hausfather ha realizzato un grafico dinamico che mostra come le temperature medie a livello globale siano progressivamente aumentate negli ultimi 85 anni, e come la maggior parte dell’incremento di 1,3°C sia avvenuto proprio negli ultimi decenni, caratterizzati da un crescente utilizzo dei combustibili fossili. Esteticamente il grafico è anche affascinante, perché sembra un fiore che da un pallido grigio inizia a schiudersi e, passando per un bell’arancione sempre più intenso, finisce per sbocciare in una bella corona rosso acceso. Il problema è che i colori indicano il variare delle temperature mese per mese, anno dopo anno, e il relativo aumento del riscaldamento globale in rapporto agli anni 1850-1900.
«Negli ultimi 85 anni le temperature globali sono aumentate di circa 1,3°C, soprattutto negli ultimi decenni», scrive presentando il suo lavoro sul social X Hausfather, che è responsabile della ricerca sul clima di Stripe e ricercatore presso Berkeley Earth. «Ho messo insieme una nuova visualizzazione delle temperature globali giornaliere (ispirata alla spirale climatica di Ed Hawkins) che mostra questo drammatico aumento». Un video sull’evoluzione delle temperature globali giornaliere e altro ancora è disponibile anche su The Climate Brink, spiega lo scienziato. Che è stato intervistato anche dalla Cnn, per questo suo lavoro. Una buona visualizzazione può rendere il cambiamento climatico «più viscerale e comprensibile», ha spiegato Hausfather, responsabile della ricerca sul clima di Stripe e ricercatore presso Berkeley Earth. Rendere mediante materiali grafici l’evoluzione delle temperature globali negli ultimi 85 anni, sottolinea il ricercatore, rende «chiarissima la rapidità con cui il pianeta si è riscaldato negli ultimi decenni, e quanto preoccupantemente caldi siano stati il 2023 e il 2024 rispetto a tutti gli anni precedenti».
Lo scorso anno è stato il più caldo mai registrato e anche questo inizio di anno non fa ben sperare, tra gennaio 2025 che ha fatto registrare un nuovo record e febbraio che è stato il 19° di 20 mesi con temperature medie dell’aria oltre 1,5°C al di sopra del livello pre-industriale. «Il riscaldamento globale ha subito un’accelerazione negli ultimi anni e rappresenta una grave minaccia per i nostri mezzi di sostentamento e per il mondo naturale se non interveniamo per ridurre le emissioni», ha ribadito Hausfather.
