Skip to main content


Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

13 Mar, 2025
265 impianti dismessi, innevamento artificiale sempre più insostenibile e prezzi alle stelle per la settimana bianca
Dalle Alpi agli Appennini la neve diventa sempre più rara, mettendo in difficoltà il turismo invernale e facendo emergere interrogativi sulla sostenibilità di un modello ormai in crisi. Il nuovo dossier Nevediversa 2025 “Una nuova montagna è possibile?”, presentato oggi a Milano da Legambiente, fotografa una realtà allarmante: 265 impianti sciistici dismessi, il doppio rispetto al 2020, e un crescente utilizzo di bacini per l’innevamento artificiale, con 165 strutture censite in Italia. Le regioni più colpite dalla dismissione degli impianti sciistici sono Piemonte (76), Lombardia (33), Abru…

12 Mar, 2025
Uno studio di WaterAid evidenzia l’aumento del fenomeno chiamato «colpo di frusta climatico», causato dal riscaldamento globale. Tra i centri più colpiti Hangzhou e Giacarta, ma fenomeni estremi riguardano anche Dallas, Bagdad, Shanghai e altre metropoli
In inglese, il fenomeno viene chiamato «climate whiplash», ovvero «colpo di frusta climatico». E sono sempre di più le città nel mondo che ne vengono colpite. Si tratta di un’intensificazione dei periodi di estrema e prolungata siccità alternati da drammatiche alluvioni. E la causa di ciò è il riscaldamento globale. Queste brusche transizioni di siccità ed alluvioni sono state monitorate e analizzate da un nuovo rapporto dell’ente benefico WaterAid. Secondo lo studio, ad essere colpite non sono soltanto desolate regioni del pianeta, ma numerose città densamente popolate. Dall’indagine r…

12 Mar, 2025
Colloqui ancora in corso tra Cdu, Spd e Grünen. La sigla ambientalista: «Sicurezza significa anche che non saremo più dipendenti dai despoti e dal loro petrolio e gas. Il Fondo speciale deve contenere investimenti per la protezione della natura»
Mentre proseguono le trattative tra Cdu, Spd e Grünen per arrivare a un accordo entro domani sull’allentamento ai vincoli del debito, l’associazione per l’ambiente Deutsche Umwelthilfe - Duh chiede alle forze che dovrebbero formare il futuro governo di annunciare fin d’ora l’impegno a sostenere 12 investimenti prioritari. L’aspirante Cancelliere Friedrich Merz ha bisogno non solo dei voti dei socialdemocratici per insediarsi, ma anche di quello dei Verdi per raggiungere i due terzi dei voti favorevoli necessari per approvare la riforma del debito e avere la disponibil…

12 Mar, 2025
Il consumo di benzina, diesel e jet-fuel nel Paese è inferiore del 2,5% rispetto ai livelli del 2021: fondamentale il ruolo delle rinnovabili e l’aumento delle vendite di veicoli elettrici, che attualmente rappresentano circa la metà del totale
Nelle scorse settimane è stata diffusa la notizia sull’aumento record di rinnovabili che ha frenato le emissioni di CO2. Ora l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) segnala un'altra importante vicenda riguardante la Cina, e cioè che in questo Paese l’era della rapida crescita dei combustibili petroliferi sembra essere finita.  In un dettagliato articolo pubblicato sul sito web dell’Iea, si legge che il consumo combinato della Cina di benzina jet-fuel e diesel, pari a quasi 8,1 milioni di barili al giorno (mb/d), è stato inferiore del 2,5% ai livelli del 2021 e so…

11 Mar, 2025
Chi saprà cogliere l’opportunità della transizione ne godrà i benefici: il valore dell’economia verde passerà dagli attuali 5.000 miliardi di dollari ai 14.000 miliardi entro il 2030
Dal 2000 a oggi, eventi estremi legati al clima hanno già causato 3.600 miliardi di dollari di danni economici – di cui 1.000 miliardi solo tra il 2020 e il 2024 –, e in Europa e Stati Uniti gli assicuratori si stanno già ritirando da zone vulnerabili ai disastri naturali e per questo motivo uninsurable, ossia prive di copertura assicurativa per il rischio troppo elevato. È quanto emerge dal recente rapporto The Cost of Inaction: A CEO Guide to Navigating Climate Risk, elaborato dal World Economic Forum in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG), secondo il quale le aziende che non…

7 Mar, 2025
In Campania i livelli CO2 pro capite più bassi, seguita da Marche e Lazio. In Liguria, grazie al progressivo abbandono del carbone, -65% tra il 1990 e il 2024. Nell’insieme, sono numerose le best practice su alcuni temi specifici, ma nessuna regione può dirsi ancora pienamente allineata in tutti i settori con gli obiettivi di decarbonizzazione
Con 3,2 tonnellate di gas serra per abitante, la Campania si conferma la regione con le emissioni pro capite più basse, seguita da Lazio (5 tCO2eq/ab) e Marche (5,5 tCO2eq/ab). La Liguria, grazie in particolare al progressivo abbandono del carbone, è quella che le ha ridotte più di tutte, con un -65% tra 1990 e 2024 (quindi ben oltre l’obiettivo comune europeo al 2030 del -55%), seguita da Veneto e Puglia, rispettivamente a -35 e -34%. È possibile oggi stilare una classifica delle regioni che più stanno correndo verso gli obiettivi di decarbonizzazione comunitari fissati…

7 Mar, 2025
Lo scienziato del clima Zeke Hausfather ha realizzato un grafico dinamico che mostra come le temperature medie a livello globale (di un pallido azzurro) siano progressivamente aumentate (fino a diventare di un rosso acceso) negli ultimi 85 anni: la maggior parte dell’incremento di 1,3°C è avvenuto negli ultimi decenni
A guardare l’immagine si direbbe un bel fiore, ma in verità descrive la drammatica situazione che sta vivendo il nostro pianeta. Lo scienziato del clima Zeke Hausfather ha realizzato un grafico dinamico che mostra come le temperature medie a livello globale siano progressivamente aumentate negli ultimi 85 anni, e come la maggior parte dell’incremento di 1,3°C sia avvenuto proprio negli ultimi decenni, caratterizzati da un crescente utilizzo dei combustibili fossili. Esteticamente il grafico è anche affascinante, perché sembra un fiore che da un pallido grigio inizia a schiudersi e, passa…

7 Mar, 2025
È quanto emerge dall’ultimo report dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo): l’impatto del fenomeno climatico è stato debole e sembra durare troppo poco per controbilanciare l’effetto riscaldamento provocato dai gas serra dispersi nell’atmosfera
A dicembre avevamo scritto che sarebbe potuta arrivare, ma anche che era probabile sarebbe stata debole e di breve durata. Ora che siamo all’inizio di marzo, possiamo dire che la previsione fornita dall’Organizzazione meteorologica mondiale era decisamente azzeccata, nel sostenere che entro febbraio era ipotizzabile l’arrivo di La Niña e un raffreddamento delle temperature superficiali del Pacifico, ma anche che tempo due mesi e l’effetto del fenomeno climatico sarebbe svanito e non sarebbe stato sufficiente a controbilanciare l’effetto di riscaldamento provocato dai…