
Sempre più città nel mondo sono colpite dall’alternarsi di siccità e alluvioni

In inglese, il fenomeno viene chiamato «climate whiplash», ovvero «colpo di frusta climatico». E sono sempre di più le città nel mondo che ne vengono colpite. Si tratta di un’intensificazione dei periodi di estrema e prolungata siccità alternati da drammatiche alluvioni. E la causa di ciò è il riscaldamento globale.
Queste brusche transizioni di siccità ed alluvioni sono state monitorate e analizzate da un nuovo rapporto dell’ente benefico WaterAid. Secondo lo studio, ad essere colpite non sono soltanto desolate regioni del pianeta, ma numerose città densamente popolate. Dall’indagine risulta che Hangzhou, una città della Cina orientale, e Giacarta, capitale dell’Indonesia, sono in cima alla lista dei centri urbani colpiti da questo «colpo di frusta climatico». Ben il 15% delle città esaminate ha visto un aumento di fenomeni estremi sia di siccità che di alluvioni. Tra queste, la statunitense di Dallas, il polo commerciale cinese di Shanghai e la capitale dell’Iraq, Bagdad.
La città costiera cinese di Hangzhou ha stabilito un record lo scorso anno con oltre 60 giorni di temperature estremamente elevate ed è stata anche colpita da gravi inondazioni che hanno costretto decine di migliaia di persone a evacuare. Un quinto delle città ha assistito a un’inversione degli estremi climatici: la capitale dello Sri Lanka Colombo e il centro finanziario indiano Mumbai sono diventati molto più umidi, mentre la capitale egiziana Il Cairo e Hong Kong sono progressivamente sempre più aride. Tra i pochi centri che hanno sperimentato cambiamenti favorevoli ci sono la capitale giapponese Tokyo, Londra e Guangzhou nella Cina meridionale, che hanno avuto significativamente meno mesi estremamente umidi o secchi nel periodo dal 2002 al 2023 rispetto ai due decenni precedenti.Tra l’altro, fa notare WaterAid, se è vero che «l’acqua è fondamentale per la crescita e la stabilità di una città ed è la spina dorsale di una società sana», è altrettanto vero che «la minaccia di troppa o troppo poca acqua mette tutto a rischio» e «questo rapporto evidenzia come le città che affrontano i peggiori impatti climatici siano spesso quelle con la maggiore vulnerabilità sociale».
Attualmente, sottolinea l’ente benefico, il 90% dei disastri climatici è legato all’acqua e i 4,4 miliardi di persone che vivono nelle città, soprattutto nei Paesi a basso reddito, sono in prima linea.
