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Intervento al Parlamento europeo dell’ex premier italiano, che spazia dalla questione energia («dobbiamo abbassare i prezzi») al debito comune per consentire maggiori investimenti e all’Ucraina: «Possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte soli a garantirne la sicurezza»

Segue un testo scritto, fogli tra le mani, testa bassa a leggere. Però a un certo punto si lascia anche andare a quello che ha tutta l’aria di essere uno sfogo, gesticola con le mani, guarda verso i banchi dove siedono gli europarlamentari, e in una trentina di secondi sintetizza un quadro che rappresenta alla perfezione lo stato di inerzia che affligge l’Europa. «Dite no al debito comune, dite no al mercato unico, dite no alla creazione dell’unità del mercato dei capitali. Non potete dire di no a tutto. Altrimenti dovete anche ammettere ed essere coerenti che non siete in grado di mantener...

L'Editoriale

La collaborazione istituzionale sulle energie rinnovabili paga: dalla geotermia toscana arrivano per l’Italia investimenti da 7,4 miliardi di euro e 2.900 nuovi posti di lavoro

Luca Aterini
Luca Aterini
Con delibera 167 la Giunta toscana ha dato il via libera al Piano pluriennale degli investimenti presentato da Enel green power sulla geotermia, che è valso ieri il rinnovo ventennale delle concessioni minerarie che sottendono la coltivazione di questa fonte rinnovabile. Il gestore delle centrali geotermoelettriche non ha commentato la notizia, mentre la Regione ha dichiarato che il Piano prevede «2,988 miliardi di euro di investimenti tecnologici e minerari in 20 anni, che comprendono anche tre nuove centrali geotermoelettriche, a Bagnore, Piancastagnaio e Monterotondo Marittimo. Di questi 3 miliardi 400 milioni sono per il territorio, frutto delle richieste degli amministratori, per ricadute di sostenibilità e sviluppo economico. Circa 30 milioni di euro all’anno per contributi sulla produzione energetica per legge ai 16 Comuni». Ma da quanto appreso dalla nostra redazione le ricadute a livello nazionale del Piano d’investimenti sono ben più alte, arrivando a mobilitare 7,4 mili...
La Scozia valuta restrizioni sui gatti per tutelare la fauna

La Scozia valuta restrizioni sui gatti per tutelare la fauna

La Scozia sta considerando misure per limitare la presenza dei gatti domestici al fine di proteggere la fauna selvatica locale. I felini, infatti, sono noti per la loro abilità predatoria, che può minacciare specie autoctone vulnerabili.
Le autorità stanno esaminando diverse opzioni, tra cui restrizioni alla proprietà dei gatti nelle aree più sensibili dal punto di vista ecologico. L'obiettivo è trovare un equilibrio tra la tutela della biodiversità e i diritti dei proprietari di animali domestici.

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