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L’associazione ambientalista sottolinea che solo lo 0,065% del bestiame europeo ogni anno è predato da questa specie animale: «Siamo di fronte a una falsa scorciatoia che rischia di danneggiare la biodiversità e gli stessi allevatori»

«Solo lo 0,065% del bestiame europeo ogni anno è predato dal lupo: considerare il lupo il vero problema per il settore zootecnico e cambiare lo stato di protezione di una specie chiave per un impatto così minimo è illogico. Questa decisione inoltre non tiene conto delle evidenze scientifiche che sottolineano come gli abbattimenti non siano una soluzione efficace per mitigare i conflitti». E poi: «Siamo di fronte a una falsa scorciatoia che rischia di danneggiare la biodiversità e gli stessi allevatori». Si è svolta oggi, presso la commissione Politiche dell’Unione europea della Camera dei dep…

L' Editoriale

Insider trading, “pump and dump”, conflitti d’interesse: i dazi Usa non partono, ma tra fake news e giravolte della Casa bianca, crolli e rimbalzi dei listini azionari, c’è chi si sta parecchio arricchendo. E le azioni Trump Media & Technology fanno +21%

Simone Collini
Simone Collini
Quello che sta succedendo sui mercati finanziari di tutto il mondo non si era mai verificato nella storia. Non stiamo parlando dei guadagni record degli indici Usa dopo i tracolli dei giorni scorsi. Impennate intorno al 10% del Dow Jones e dello Standard & Poor’s e addirittura oltre il 12% del…

L'Editoriale

Insider trading, “pump and dump”, conflitti d’interesse: i dazi Usa non partono, ma tra fake news e giravolte della Casa bianca, crolli e rimbalzi dei listini azionari, c’è chi si sta parecchio arricchendo. E le azioni Trump Media & Technology fanno +21%

Simone Collini
Simone Collini
Quello che sta succedendo sui mercati finanziari di tutto il mondo non si era mai verificato nella storia. Non stiamo parlando dei guadagni record degli indici Usa dopo i tracolli dei giorni scorsi. Impennate intorno al 10% del Dow Jones e dello Standard & Poor’s e addirittura oltre il 12% del Nasdaq c’erano state anche dopo il “lunedì nero” del 1987 e all’indomani della crisi finanziaria del 2008. Quel che non si era mai visto, invece, è una dinamica tipicamente da “pump and dump”, accuse di conflitti di interesse e sospetti di insider trading che vengono indirizzati proprio verso la Casa Bianca. Andiamo con ordine. Dopo aver toccato livelli da «all time high» a metà febbraio, gli indici statunitensi hanno invertito la rotta e da quel massimo storico non hanno fatto altro che registrare un calo continuo man mano che Donald Trump annunciava nuovi dazi. I mercati finanziari europei non consentono di aprire delle posizioni “short”, cioè vendere azioni che non si posseggono, ma in A…
Allergie in crescita a causa del cambiamento climatico

Allergie in crescita a causa del cambiamento climatico

Entro il 2050, si prevede che oltre il 50% della popolazione mondiale soffrirà di allergie, un aumento significativo attribuito ai cambiamenti climatici e all'inquinamento atmosferico. L'alterazione dei modelli meteorologici e l'incremento delle temperature globali stanno prolungando e intensificando le stagioni polliniche, aumentando l'esposizione agli allergeni.
Inoltre, l'inquinamento atmosferico aggrava la situazione: le particelle inquinanti danneggiano le mucose respiratorie, facilitando la penetrazione dei pollini e aumentando la loro allergenicità. Questo fenomeno colpisce particolarmente bambini e anziani, con un incremento dei casi di asma e altre patologie respiratorie.

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