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Geotermia, in Regione Toscana è arrivata la proposta di Piano investimenti per il rinnovo concessioni

Rispettata la deadline di fine gennaio, ora spetta alla Regione valutare la congruità sotto il profilo ambientale e socioeconomico
 |  Toscana

L’ultima scadenza era fissata al 31 gennaio, ed è stata rispettata: in base a quanto appreso dalla nostra redazione l’attuale gestore di tutte le centrali geotermoelettriche toscane – e dunque italiane –, ovvero Enel green power, ha consegnato ieri agli uffici della Regione Toscana la nuova proposta di Piano pluriennale degli investimenti.

La prima era stata avanzata da Egp già l’anno scorso, poi nell’estate 2024 dalla Regione era arrivata una richiesta d’integrazioni che ha aperto una lunga fase di trattativa – pensata per trovare il miglior equilibrio tra le condizioni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica – che adesso s’avvia alla parte conclusiva, con un punto d’incontro sulle “risorse compensative” che potrebbe essere trovato attorno a +40 mln di euro rispetto alla proposta originaria (arrivando così a un totale di 400mln di euro).

È ragionevole aspettarsi che agli uffici della Regione servano adesso almeno uno o due mesi di tempo per soppesare tutti gli aspetti di un piano che vale miliardi di euro: sul tavolo c’è il rinnovo ventennale delle concessioni minerarie che sottendono la coltivazione della geotermia, l’energia rinnovabile che più di ogni altra caratterizza il territorio toscano. 

La geotermia, che proprio nel 2024 ha traguardato in Toscana i primi 120 anni di produzione elettrica – le tecnologie geotermiche sono nate qui per la prima volta al mondo, nel 1818, per la produzione di acido borico – già oggi genera tanta elettricità rinnovabile da equiparare il 33% del fabbisogno toscano, e oltre a rappresentare più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, la risorsa geotermica fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti, i percorsi di trekking tra le manifestazioni naturali dei territori geotermici.

Nel 2025 si attende un nuovo passo in avanti, non solo in Toscana: il Consiglio europeo ha da poco adottato nuove raccomandazioni agli Stati membri Ue per chiedere un più rapido sviluppo della geotermia, mentre l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) sottolinea le potenzialità enormi di questa fonte rinnovabile: da sola, potrebbe soddisfare 140 volte tanto il fabbisogno globale di elettricità.

Luca Aterini

Luca Aterini, toscano, nasce settimino il 1 dicembre 1988. Non ha particolari talenti ma, come Einstein, si dichiara solo appassionatamente curioso: nel suo caso non è una battuta di spirito. Nell’infanzia non disegna, ma scarabocchia su fogli bianchi un’infinità di mappe del tesoro; fonda il Club della Natura, e prosegue il suo impegno studiando Scienze per la pace. Scrive da sempre e dal 2010 per greenreport, di cui è oggi caporedattore.