Geotermia toscana, al via il gruppo interistituzionale per valutare il piano d’investimenti Enel
Come annunciato dal presidente Eugenio Giani a Santa Fiora nei giorni scorsi, oggi si è riunito il gruppo di lavoro interistituzionale chiamato a valutare il piano industriale presentato da Enel green power alle Regione per provare a ottenere il rinnovo ventennale delle concessioni geotermiche che sottendono la coltivazione della geotermia.
La Regione ha avviato un'ampia consultazione fra Comuni, Province, rappresentanze sociali e di categoria; proprio in questo contesto è ora istituito il gruppo di lavoro interistituzionale – presieduto da Giani –, per garantire l’apporto delle diverse conoscenze a copertura delle attività da svolgere nell’iter della procedura di valutazione del piano di investimenti dell’Enel.
Un gruppo di lavoro in cui i sindaci dell’Amiata hanno designato Federico Balocchi, primo cittadino di Santa Fiora, come loro rappresentante: «L'obiettivo condiviso – spiegano dal Comune – è che la concessione rappresenti un appuntamento storico per la Toscana e in particolare faccia da volano economico per l'Amiata, e che vada a beneficio dell'ambiente, dello sviluppo e del lavoro».
Entro il 28 luglio la Regione invierà a Enel Green Power le proprie richieste di integrazione al Piano, poi Enel dovrà elaborare una proposta modificata ed a quel punto avverrà la valutazione finale.
«Si tratta di un lavoro davvero intenso e complesso – commenta a caldo Balocchi –, ma insieme ai colleghi sindaci sento tutta la responsabilità di determinare un risultato storico per la nostra montagna e far finalmente diventare la geotermia una risorsa per garantire lo sviluppo e la vivibilità dell'Amiata».
Oltre a soddisfare il 33% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, già oggi la risorsa geotermica fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti, i percorsi di trekking tra le manifestazioni naturali dei territori geotermici.
Ma la secolare storia della geotermia è destinata ad avanzare oltre. La Regione Toscana punta a raddoppiare la produzione di energia da questa fonte, e ha avanzato a Enel green power un ampio ventaglio di richieste, concretizzando le condizioni che dovranno accompagnare il Piano industriale richiesto a Enel – e nel quale si parla di 8 nuove centrali, ha anticipato Giani – affinché possa essere valutato positivamente, e da lì condurre a un rinnovo ventennale delle concessioni minerarie che sottendono la coltivazione geotermica.
Un percorso coerente con la volontà già espressa dalla Regione Toscana – che punta a raddoppiare la produzione di energia da questa fonte rinnovabile – e grande opportunità di sviluppo anche per l’Amiata dopo che, a valle di 14 anni di studi, l’indagine epidemiologica InVetta ha definitivamente chiarito che nell’area «non vi sono impatti significativi sulla salute derivanti dall’attività geotermoelettrica».