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Arcipelago toscano, nel Parco nazionale tutela della biodiversità e turismo sostenibile in crescita

Tra i principali risultati rivendicati spicca l’eradicazione dei mufloni al Giglio, ora al via il Piano d’azione Cets al 2030
 |  Toscana

Il doppio appuntamento all’Enfola organizzato dal Parco nazionale Arcipelago toscano (Pnat) – per la Giornata della trasparenza e il Forum sulla Carta europea del turismo sostenibile (Cets) – ha chiamato a raccolta circa 80 partecipanti, offrendo l’occasione per un confronto partecipato sui principali risultati ottenuti dal Parco stesso nel corso del 2024, oltre a esplorare la programmazione per i prossimi anni.

Con un bilancio di 18 milioni di euro, il Pnat ha confermato il proprio impegno nella tutela della biodiversità e nella lotta alle specie aliene, ribadendo al contempo il ruolo chiave nel turismo sostenibile, nell’educazione ambientale, nella divulgazione e nella ricerca scientifica.

Tra i risultati di maggiore rilievo segnalati dal presidente Giampiero Sammuri – il cui mandato è scadenza, insieme a quello dell’attuale Consiglio direttivo – spicca il successo del progetto eurpoeo Life Let’sGoGiglio, che ha portato all’eradicazione del muflone e alla tutela di cinque specie autoctone dell’isola del Giglio, oltre al monitoraggio degli habitat con e senza Carpobrotus evidenziando i benefici della rimozione della specie aliena sulla biodiversità.

Ma sono molti altri i progetti europei in corso nell’arcipelago: Life Tetide (che sta lavorando sulle misure di biosicurezza per il contenimento delle specie esotiche invasive, col Parco come capofila), Life Seanet (dedicato al monitoraggio delle specie bentoniche e al coinvolgimento attivo dei pescatori locali) e Life A-mar (finalizzato a migliorare la conoscenza della Rete Natura 2000). A questi si affiancano ulteriori attività di ricerca scientifica e nel monitoraggio degli effetti dei cambiamenti climatici, come nei casi del progetto Isole rare (finanziato dal Pnrr, per studiare l’impatto dei cambiamenti climatici su flora e fauna nelle isole minori), il progetto Barbagianni (con la reintroduzione del Tyto alba a Pianosa, dove si è registrata la prima nidificazione) ed il progetto Talassa (che mira a migliorare la governance delle aree marine protette attraverso una collaborazione internazionale).

Ricerca scientifica e tutela della biodiversità che ben si amalgamo coi risultati in crescita sul fronte del turismo sostenibile. Nel merito, il Parco ha registrato un aumento delle entrate proprie del 6,4% e un incremento servizi guidati (+7,76%). Le prenotazioni per l’isola di Montecristo sono andate esaurite in tempo record. Positivi anche i dati sui ticket di accesso alle isole (+5,4%), con un aumento significativo a Pianosa (+10,8%) e Giannutri (+10,3%); unico dato negativo il calo registrato nell’Isola di Gorgona (- 29,4 %).

Nel 2024, al netto di tutti coloro che frequentano l’area protetta in autonomia, se si considerano i numeri complessivi misurabili, dei fruitori dei servizi organizzati dal Parco (61.069 visitatori) in rapporto al numero di arrivi nelle isole Toscane (mediamente 500 000 l’anno, dati della Regione Toscana) si può dire che le attività del Parco attraggono il 12%.

In quest’ambito di attività si colloca il Forum dedicato alla Cets, incentrato appunto sul sistema di certificazione volontaria, promosso e coordinato dalla Federazione europea dei Parchi (Europarc), che consente alle aree protette di definire e attuare un piano di gestione per un turismo più responsabile e sostenibile. In particolare, all’Enfola si è parlato dello stato di attuazione del Piano di azione 2021-2025, frutto della collaborazione tra l’Ente Parco e 88 soggetti locali che hanno sottoscritto pubblicamente i loro impegni, e sono stati illustrati i passaggi per il rinnovo della certificazione con la preparazione del nuovo Piano di Azione 2026-2030.

I risultati ottenuti sul territorio, sebbene ottimi, avrebbero però avuto impatti assai diversi senza un’adeguata comunicazione a supporto. Sotto questo profilo, all’Enfola è stato confermato come di notevole rilievo il contributo fornito da Aurora Ciardelli, responsabile dell’Ufficio comunicazione del Pnat, che ha evidenziato come l’Ente Parco abbia mantenuto un impegno costante negli adempimenti di trasparenza e anticorruzione, con la validazione positiva di tutti i piani e i bilanci da parte dei Ministeri vigilanti e del Collegio dei Revisori dei conti. Parallelamente, ha investito nella digitalizzazione dei servizi amministrativi e turistici.

In termini di comunicazione, sono stati diffusi 95 comunicati stampa e costantemente aggiornati i canali social e i siti web istituzionali. Il catalogo Vivere il Parco ha offerto oltre 800 eventi, di cui più di 200 dedicati ai bambini. Le attività di informazione hanno incluso campagne di marketing, mail promozionali e newsletter, con una base di 23.800 contatti. Numerose le collaborazioni con riviste di promozione territoriale e supporto alle produzioni televisive.

prelievo mufloni 2024

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.