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La Toscana per prima usa l’intelligenza artificiale per mitigare il rischio idraulico

Gargano (Anbi): «Può aiutare ad allertare il territorio. Le nuove modalità di pioggia, più violente, sono foriere di improvvise piene con conseguenze spesso disastrose»
 |  Toscana

La crisi climatica rende sempre più probabili e intensi gli eventi meteo estremi, dalle siccità alle alluvioni, e la Toscana è tra le regioni più a rischio d’Italia: nell’ultimo anno solo Lombardia ed Emilia-Romagna sono state colpite con più intensità.

La tendenza in atto impone di mitigare il cambiamento climatico abbattendo le emissioni di gas serra, legate in primis all’impiego di combustibili fossili, ma anche di lavorare sull’adattamento dei territori.

A fronte di questa dinamica la Regione Toscana sta già facendo la sua parte – sulla sicurezza idraulica vengono investiti circa 100 mln di euro all’anno in manutenzione e altrettanti in nuove opere – ed è al lavoro sul Piano di tutela delle acque, ma è evidente la necessità di correre più velocemente per aumentare la resilienza dei territori.

Una partita cui arriva adesso in soccorso anche l’intelligenza artificiale, per contribuire a le portate dei corsi d'acqua anche a carattere torrentizio, i più difficili da gestire per la rapidità, con cui sopraggiungono le piene.

Si tratta di un primato toscano, arrivato grazie alla collaborazione tra il Consorzio di bonifica 1 Toscana nord e l’Università di Pisa, come annuncia l’Associazione nazionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi).

«L'importanza dell'innovazione è che, grazie all'intelligenza artificiale, si possono elaborare in tempo reale i big data delle grandi banche informative territoriali, arrivando a prevedere i momenti di piena fino a 6 ore prima – spiga Francesco Vincenzi, presidente Anbi – Si tratta di un grande passo avanti nella difesa del suolo, perché efficace anche su alvei minori, caratterizzati da repentini cambi di portata e che risentono in maniera maggiore dell'estremizzazione degli eventi atmosferici».

In particolare, l'accordo fra Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord e dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa è attivo e già testato su tre corsi d'acqua (Freddana, Versilia e Carrione) oltre che sul lago di Massaciuccoli. 

«È risaputo che le nuove modalità di pioggia, più violente e concentrate nel tempo e nello spazio, sono foriere di improvvise piene con conseguenze spesso disastrose. L'intelligenza artificiale può aiutare ad allertare il territorio, attivando le necessarie misure precauzionali – sottolinea Massimo Gargano, dg Anbi – Questo, però, pone l'attenzione sulla questione della cultura dell'acqua: troppe volte, infatti, le tragedie umane discendono da una mancata conoscenza delle regole di sicurezza in eventi di piena. E' necessario investire su un articolato programma di prevenzione civile: dalle opere all'informazione diffusa».

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it