Fatturato e utile record per Scapigliato: «Ci permette di concentrarci su personale e investimenti»
L’assemblea dei soci di Scapigliato ha approvato il bilancio 2023, con un fatturato di 50,4 milioni di euro (49,2 nel 2022) e un utile netto di 5,8 milioni di euro (3,3 nel 2022), i valori più alti di sempre.
In parallelo, la società interamente pubblica che opera nell’economia circolare gestendo l’omonimo Polo impiantistico di Rosignano Marittimo, nel 2023 ha visto l’accantonamento di circa 7 milioni di euro per le operazioni di copertura e la gestione post mortem della discarica, che si sono aggiunti agli accantonamenti degli anni precedenti costituendo un fondo complessivo di oltre 42 milioni di euro.
In totale, nell’esercizio 2023, gli investimenti messi in campo ammontano a 8,8 milioni di euro, gran parte dei quali ha riguardato la costruzione e messa in esercizio del nuovo impianto di trattamento e stoccaggio del percolato.
Altri investimenti sono stati fatti per la costruzione, quasi ultimata, del nuovo edificio per le cosiddette verifiche in loco (controlli analitici che vengono effettuati sui rifiuti conferiti in discarica), e per sostituire la centrale di aspirazione del biogas, sostituzione che permetterà di aumentare il quantitativo di biogas aspirato dalla discarica e ridurre le emissioni in atmosfera, aumentando al contempo la produzione di energia elettrica.
«È un grande traguardo, di cui possiamo andare fieri e che ci identifica come una delle aziende ambientali migliori dal punto di vista economico e finanziario della Toscana e non solo – commenta la direzione di Scapigliato – Questa solidità ci permette di concentrarci sul nostro personale e fare continui investimenti che rendano sempre più sostenibili, anche a livello ambientale e sociale, le nostre attività».
Ai risultati ottenuti sotto il profilo della sostenibilità economica e ambientale, si abbinano infatti quelli in termini di sostenibilità sociale: nell’ultimo decennio il numero dei dipendenti diretti di Scapigliato è aumentato costantemente, passando dai 72 del 2013 ai circa 100 dell’anno appena passato. Tutti dipendenti qualificati e impiegati a tempo indeterminato.
Ma sostenibilità sociale significa anche sicurezza sul lavoro. Per questo nel 2023, allo scopo di creare una cultura aziendale della sicurezza incentrata sulle persone, è stato lanciato il protocollo cosiddetto Bbs (Behavior based safety), ovvero basato sui comportamenti, che prevede il coinvolgimento diretto del personale al fine di migliorare il livello di sicurezza sui luoghi di lavoro.