I Consorzi di bonifica portano in Toscana l’accordo per sostenere le bioplastiche agricoltura
Dopo l’avvio dell’accordo Water way plastic free, arrivato nel corso dell’ultima fiera Macfrut con la firma della Convenzione interregionale di sensibilizzazione contro l’abbandono della plastica nell’ambiente, oggi l’iniziativa supportata da Anbi Toscana, Anbi Emilia-Romagna, Canale emiliano romagnolo (Cer) e Consorzio di bonifica 6 Toscana sud sbarca ufficialmente sul territorio regionale.
«I Consorzi di bonifica e irrigazione – dichiara Francesco Vincenzi, il presidente dell’associazione che li riunisce a livello nazionale (Anbi) – si confermano presidi di innovative esperienze a tutela dell’ambiente. Il progetto Water way plastic free propone un diverso approccio culturale, incentivando l’uso di nuove pratiche agronomiche, favorendo il riciclo della plastica e l’utilizzo di quella bio».
Ad apporre le sigle sull’accordo firmato a Macfrut erano stati: Raffaella Zucaro, coordinatrice di Anbi Emilia-Romagna; Nicola Dalmonte, presidente del consorzio Cer; Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana; Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di bonifica 6 Toscana sud.
Oggi, presso il Polo universitario grossetano, i quattro enti si sono nuovamente riuniti nell’ambito delle iniziative legate alla Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione per formalizzare l’accordo in terra toscana.
L’obiettivo resta quello di sviluppare soluzioni innovative (quali ali gocciolanti e teli pacciamanti biodegradabili a protezione dei terreni) per il riciclo e il recupero della plastica agricola che ne riducano sensibilmente l’impatto ambientale promuovendo nuovi approcci di economia circolare, compreso l’uso di bioplastiche: prodotti con proprietà simili alle plastiche ottenute da combustibili fossili, ma derivati da materie prime rinnovabili, biodegradabili e compostabili.
«La sinergia con il mondo dell’agricoltura è sempre stata centrale per i Consorzi di bonifica della Toscana – aggiunge Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana – sia da parte dei Consorzi, nell’ambito irriguo, con progetti a supporto dell’agricoltura toscana che negli ultimi anni sta soffrendo particolarmente per il tema della siccità, sia attraverso le ormai consolidate collaborazioni con le imprese agricole per le attività di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua. Con questa convenzione si apre un ulteriore fronte, quello della tutela dell’ambienta attraverso la lotta all’uso e all’abuso della plastica che sono sicuro vedrà bonifica e agricoltura lavorare ancora una volta fianco a fianco».
In particolare, l’ispirazione per il progetto Water way plastic free arriva da un progetto di Acqua campus (il laboratorio tecnico-scientifico del Cer targato Anbi), che mira a promuovere il riciclo e il recupero della plastica utilizzata in agricoltura.
«Eliminare l’uso della plastica in agricoltura è una sfida nella quale da tempo il nostro Consorzio è impegnato cercando di ridurne l’utilizzo e prevenirne l’abbandono – conclude Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio di bonifica 6 Toscana sud – Non solo, ci siamo impegnati anche in progetti innovativi come l’impianto nel canale San Rocco che raccoglie la plastica e ne impedisce l’arrivo al mare. Con questa convenzione, poi andiamo a impegnarci per sensibilizzare verso un uso consapevole della bioplastica, materiale che potrebbe permetterci di ottenere risultati importanti nel rispetto dell’ambiente, che deve rappresentare una priorità. Quella firmata con Anbi e Cer è un’intesa che può aiutarci a creare un nuovo modello e auspichiamo che anche le aziende del territorio ne capiscano l’importanza».