A Capraia Smart Island i distretti biologici nelle isole e nelle aree interne
Capraia Smart Island che si terrà il 22 e 23 maggio giunge all’ottava edizione. infatti è dal 2017 che tratta con una visione sistemica e grande passione i tanti temi dello sviluppo sostenibile e, grazie all'impegno della presidente di Chimica Verde Bionet, Sofia Mannelli, questa iniziativa è un laboratorio di idee "green" accreditato ben oltre i confini dell'Isola. Non è un caso che nel 2023 il progetto Capraia Smart Island è stato insignito dalla Mission Restore Our Ocean and Waters della Commissione Europea del riconoscimento “Blue Award Island”.
Un grande e meticoloso lavoro lungo il filo degli anni che ha portato a Capraia centinaia di esperti (ricercatori, imprenditori, politici) per dialogare sui temi della transizione ecologica sull’isola e non solo.
Il meeting di quest’anno prevede due giornate ricche di incontri e confronti sul tema dei Distretti Biologici. La prima giornata vedrà l coinvolgimento diretto di esperti nazionali e funzionari dell’assessorato agricoltura regionale che dialogheranno con molti imprenditori agricoli che hanno scelto - con coraggio e consapevolezza - di aderire alla logica del distretto biologico, sia Capraiesi sia di varie regioni d’Italia. La seconda giornata sarà dedicata interamente al Progetto "Agri-Culture" che riguarda la splendida isola vulcanica dell’Arcipelago Toscano e la comunità che la popola.
Si tratteranno gli aspetti salienti, dalla costituzione del Distretto Biologico di Capraia, alla presentazione del libro: "Voci della Comunità dell’Isola di Capraia - Memoria storica e cultura gastronomica". Il testo, che descrive in 190 pagine ben 114 ricette, dimostra egregiamente come la storia della cucina di un luogo coincida con la sua cultura e quanto la memoria sia lo strumento ideale per conservare, in un costante percorso evolutivo, tradizioni e identità. Anche se lo si può definire ricettario, questo non è un semplice libro di ricette. Infatti gli autori hanno svolto, sia complesse ricerche negli archivi storici, ricostruendo in modo filologico le radici di una cultura culinaria agricola e marinaresca insieme, sia ascoltando le voci di una comunità fortemente impegnata nella valorizzazione della propria memoria e di un territorio unico.