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L'abbandono rifiuti costa 20 mln di euro l'anno, Alia riparte da Montale col guerrilla marketing
Nei Comuni della Toscana centrale serviti da Alia Multiutility, il gestore unico e interamente pubblico per l’igiene urbana, l’abbandono dei rifiuti è un ferita ambientale che pesa molto sulla Tari pagata dai cittadini – che per legge deve coprire perché porta a costi annui pari a 20 milioni di euro. Per sensibilizzare i cittadini – e individuare i pochi trasgressori, che scaricano il peso della propria inciviltà sulle spalle di tutti – Alia sta applicando soluzioni innovative sui territori, che hanno visto oggi protagonista il Comune di Montale.
Nella suggestiva Villa Castello di Smilea, vero e proprio simbolo del territorio, Alia ha lanciato oggi nuova campagna di guerrilla marketing, in collaborazione con gli ispettori ambientali, l’Amministrazione comunale e sei associazioni locali: Auser, Croce d’Oro, Misericordia, Vab, Proloco Fognano e Comitato Festeggiamenti.
«Il nostro obiettivo è sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione dei rifiuti, con particolare attenzione al fenomeno dell'abbandono selvaggio, che ogni anno ci costa circa 20 milioni di euro – rimarca il presidente di Alia, Lorenzo Perra – Le azioni di guerrilla marketing sono mirate a colpire direttamente chi abbandona rifiuti in spazi pubblici, evidenziando i danni ambientali che ne derivano. Speriamo che questa iniziativa stimoli una maggiore consapevolezza e incoraggi l’utilizzo di Aliapp per segnalare comportamenti illeciti».
La App di Alia, scaricabile gratuitamente per sistemi IOS e Android, offre infatti numerosi servizi, tra cui segnalare la presenza di rifiuti abbandonati, prenotare un ritiro ingombranti al proprio domicilio, consultare i calendari di raccolta nelle aree in cui è attivo il servizio porta a porta, scoprire il punto di raccolta più vicino, richiedere un servizio commerciale e tanto altro.
Nell’ambito dell’attività di sensibilizzazione lanciate stamani, la squadra ha effettuato un sopralluogo lungo via Alfieri, dove sono stati rinvenuti diversi rifiuti abbandonati, tra cui quattro sacchi neri contenenti scarti urbani, un mobiletto da bagno e cinque secchi di bitume. Per denunciare l’inciviltà di questi gesti, è stato applicato un appariscente adesivo giallo e nero con il messaggio ‘Ritiro in corso. Lasciato da un incivile!’.
Gli ispettori ambientali, che sono attivi da circa due settimane sul territorio, sono inoltre intervenuti, in seguito a segnalazione, nella gestione di un abbandono di oltre 40 sacchi di scarti tessili abbandonati, avviando accertamenti in sinergia con la Polizia Provinciale di Pistoia. Tra i sacchi rinvenuti in via Alfieri sono stati trovati indizi utili a identificare i responsabili, avviando così accertamenti per sanzionare chi viola le norme.
«Oggi è una giornata importante, abbiamo spiegato insieme alle associazioni come ci si deve comportare, per dare un segnale di collaborazione tra tutti, amministrazione comunale, associazioni di volontariato e cittadini, insieme a Alia per combattere questo degrado da parte di incivili – commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Montale, Alessio Guazzini – Per far questo occorre scaricare l'App, con la quale si ha la possibilità di fare la segnalazione direttamente ad Alia, che può intervenire celermente per ripristinare il decoro e cercare di colpire chi abbandona i rifiuti. Perché l'ambiente è patrimonio di tutti ed è fondamentale mantenerlo per il nostro futuro e per i futuri dei nostri figli. Inoltre questo comportamento porta ad aumentare il piano tariffario sulla bolletta».
Ogni Comune determina infatti la Tari attraverso i Piani economici finanziari (Pef), ma seguendo rigide linee guida stabilite a livello nazionale, e pensate per far sì che – come stabilisce la legge – il costo del servizio rifiuti sia interamente finanziato attraverso la tassa. La definizione dei Pef passa infatti dalla metodologia stabilita dall’Autorità nazionale di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), che stabilisce quali sono i costi ammissibili, le modalità di rivalutazione (anche in base all’inflazione) e i modelli di ripartizione.
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