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Senza reddito di cittadinanza la povertà è destinata a aumentare

La Regione Toscana presenta i dati sulla povertà, che è la condizione di 57.000 famiglie
 |  Toscana

Cosa significa essere poveri oggi? Non poter riscaldare l’abitazione, non mangiare carne o pesce o non poter far fronte a una spesa imprevista di almeno 800 euro. In questa condizione in Toscana sono 57mila famiglie (il 3,5% della popolazione) e a dirlo è l’ottavo rapporto su “Povertà e inclusione sociale in Toscana”.

Sebbene in dato complessivo sia migliore di quelli precedenti la quantità di persone che vivono sotto la soglia di povertà sono tante e la preoccupazione espressa dall’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli è che possano aumentare, “mi chiedo quali saranno i dati del prossimo rapporto, ha detto, quando vedremo gli effetti del passaggio da una misura universalistica, come il reddito di cittadinanza, a una categoriale come l’Assegno di inclusione”.  E proprio il passaggio da questa misura, non più in vigore dal primo gennaio 2024, all’Assegno di inclusione, potrebbe avere, secondo Spinelli,  conseguenze su questo trend: secondo dati aggiornati, e riferiti ai primi dieci mesi del 2024, le famiglie beneficiarie di Assegno di inclusione sono 14.806 (con una diminuzione del 51,4% rispetto a quanti ricevevano il Reddito di cittadinanza), gli individui sono 26.680 (-48,3%).

Il rapporto, frutto di un lavoro collettivo del gruppo “Povertà ed inclusione sociale” dell’Osservatorio Sociale Regionale della Regione Toscana, in collaborazione con ANCI Toscana, IRPET, Centro regionale di documentazione infanzia e adolescenza, Caritas Toscana e Università di Siena, mette in evidenza come le famiglie più in difficoltà sono quelle con minori e che il lavoro precario non permette di uscire da questa condizione.

Maurizio Izzo

Giornalista, responsabile comunicazione di una azienda che si occupa di produzioni video, organizzazione di eventi, multimedia. Ho prodotto numerosi documentari sulla cooperazione internazionale.