Skip to main content

I Mondiali di ciclismo svoltisi in modo egregio sulle strade preparate e asfaltate per l’occasione confermano le condizioni di un Paese e delle sue amministrazioni a due facce.

Da un lato abbiamo avuto una buona gestione della parte sportiva e dei giorni di gara, grazie ad un impegno di migliaia di persone, tra cui molti volontari. Ci sono state alcune realizzazioni e iniziative lodevoli e importanti, come A piede libero, per la vendita delle biciclette realizzate in collaborazione con i detenuti del carcere di Sollicciano: progetto che oltre al riciclo di bici destinate alla rottamazione, ha come scopo il recupero sociale attraverso il lavoro dei detenuti.

Dall’altro non si sono visti interventi e progetti strategici inquadrati in una logica complessiva di sviluppo dell’uso della bicicletta per fini sportivi, ricreativi e di mobilità quotidiana. La rete ciclabile di Firenze, come quella delle altre città interessate, è rimasta sostanzialmente la stessa e quindi carente perché non copre parti importanti del territorio comunale.

Le nuove realizzazioni fatte a Firenze, in occasione dei Mondiali, nonostante le dichiarazioni a volte anche sopra le righe, sono state abbastanza limitate e non hanno modificato le condizioni insoddisfacenti esistenti e segnalate dalle Associazioni ambientaliste.

Gran parte degli interventi realizzati riguardano opere previste e finanziate da diversi anni (anche prima dell’assegnazione dei Mondiali): l’esempio più evidente è il nuovo e benemerito attraversamento di piazza Ferrucci, promesso da oltre 3 anni e finalmente realizzato pochi giorni prima dei Mondiali.

In alcuni interventi si vede chiaramente la sistemazione fatta di corsa proprio per l’avvenimento dei Mondiali e ancora da organizzare e fare funzionare, come il bici-parcheggio della stazione di Santa Maria Novella, aperto per l’occasione, senza alcuna considerazione del progetto di Ciclostazione esistente.

Vi sono state però importanti promesse che danno speranza e aprono prospettive positive e sono state fatte in occasione del Seminario organizzato da ANCI, con Regione, Provincia e Comune di Firenze, con gli interventi dei tre assessori che si occupano della mobilità ciclistica: Vincenzo Ceccarelli, Marco Gamannossi e Filippo Bonaccorsi.

I tre assessori hanno mostrato conoscenza, convinzione e anche passione nell’intenzione di rendere la Toscana, Firenze e la sua area metropolitana davvero “Terra di ciclisti”, sia di ciclisti di tutti i giorni, bambini, anziani, pendolari, che di ciclisti sportivi e ricreativi.

Se sono rose fioriranno.

Sergio Signanini, Associazione Progetto Bici, esperto di mobilità sostenibile per greenreport.it

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.