In Norvegia si vendono già (quasi) solo auto elettriche: sono l'88,9% delle nuove immatricolazioni
Mentre l’Italia del Governo Meloni continua a frenare sulla transizione all’auto elettrica, e porta avanti pressioni in Ue per ritardare lo stop previsto al 2035 sui motori non a emissioni zero, con tutta probabilità la Norvegia completerà la transizione già quest’anno: un decennio prima rispetto al target europeo.
Secondo i dati appena pubblicati dalla Federazione stradale norvegese (Ofv), l’88,9% delle auto vendute nel corso del 2024 in Norvegia è elettrico; su 128.691 immatricolazioni (+1,4%), 114.400 sono di auto a batteria. Il Paese scandinavo è così a un soffio dal rispettare il proprio obiettivo di dire addio, entro il 2025, all’immatricolazione di nuove auto alimentate con combustibili fossili come benzina e diesel.
Tesla, Volvo, Volkswagen e Toyota sono le cinque case automobilistiche che hanno venduto più veicoli elettrici in Norvegia nell’ultimo anno.
«È assolutamente essenziale mantenere gli incentivi che forniscono benefici per l'acquisto di auto elettriche, se il Governo e lo Storting (il Parlamento, ndr) vogliono raggiungere l'obiettivo che si sono prefissati – dichiara il direttore dell’Ofv, Øyvind Solberg Thorsen – Molti nuovi ed entusiasmanti marchi e modelli di automobili sono in arrivo in Norvegia nel 2025. Se gli incentivi per le auto elettriche verranno mantenuti, le vendite di nuove auto potranno acquisire slancio e contribuire a raggiungere l’obiettivo del 2025. Molti dei nuovi modelli hanno un prezzo e un livello di equipaggiamento che si adatta alle esigenze e ai portafogli di molte persone: la tendenza degli ultimi due anni è stata quella di acquistare auto nuove più piccole e più convenienti rispetto a quando i livelli di interesse e di prezzo erano molto più bassi, e molto può indicare che ciò influenzerà anche le vendite di auto nuove nel 2025».
Lo slancio delle auto elettriche è evidente soprattutto dalla tendenza emersa nella seconda metà del 2024, quando il 92,5% dei veicoli era alimentato a batteria; un traguardo reso possibile anche dai sostanziosi incentivi messi in campo dallo Stato, a partire da esenzioni Iva, come sottolinea l’Associazione norvegese dei veicoli elettrici.
Nel nostro Paese invece la transizione ai veicoli elettrici (che arranca, dato che sono appena il 4% del parco auto) viene dipinta dal Governo come la causa della crisi che imperversa nel settore auto, una lettura recentemente smentita anche dall’Associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia (Unrae): a pesare, piuttosto, è che il prezzo medio di un’automobile è aumentato del 58% dal 2011 a 2023 mentre il potere d’acquisto delle famiglie è calato del 3%.
Una zavorra che blocca l’intero mercato auto, compreso quello dei veicoli con motore a combustione, mentre a frenare la corsa dell’elettrico spiccano l’assenza di incentivi adeguati e un’infrastruttura di ricarica ancora da rafforzare.