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Il progetto “Smoke automatic detection” è il primo del suo genere in Europa. Suigo (Inwit): «Dopo aver messo le nostre torri con sensori IoT, gateway e telecamere smart, si rafforza così il nostro impegno per la tutela dell’ambiente»

Il Piemonte schiera l’intelligenza artificiale per rilevare gli incendi in montagna

Lo Russo: «Le nuove tecnologie possono offrire un aiuto concreto rispetto alla tutela dell’ambiente e alla prevenzione dei rischi»
 |  Prevenzione rischi naturali

È stato presentato oggi a Torino lo Smoke automatic detection (Sad), il primo progetto in Europa che permette di individuare tempestivamente focolai d’incendio nei territori montani, grazie all’installazione di telecamere equipaggiate con un software di intelligenza artificiale su infrastrutture per le telecomunicazioni già esistenti.

Si tratta di un progetto finanziato tramite i bandi a cascata dall’ecosistema dell’innovazione Nodes nell'ambito del Pnrr, con la sperimentazione iniziata in questo mese in provincia di Torino, in Alta Valle di Susa nei comuni di Bardonecchia, Oulx e Sauze d’Oulx, per un’area complessiva di circa 80 chilometri quadrati.

In questa prima fase sono state installate 12 telecamere su 5 torri di telecomunicazioni già esistenti in un territorio a forte rischio incendi che ha visto, solo negli ultimi 7 anni, andare in fumo quasi 4000 ettari di boschi.

«Questo progetto – spiega il sindaco della Città metropolitana di Torino, Stefano Lo Russo – è la dimostrazione di come le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale possano offrire un aiuto concreto all’attività delle amministrazioni locali, in questo caso rispetto alla tutela dell’ambiente e alla prevenzione dei rischi».

Il software, lavorando in tempo reale, consente di individuare pennacchi di fumo e focolai di incendio e di segnalarli tempestivamente, riducendo in questo modo il rischio della propagazione degli incendi; la rete di monitoraggio del progetto Sas è costituita da 12 telecamere Axis Communications installate su 5 torri per le telecomunicazioni mobili di Inwit, primo tower operator italiano, che solo pochi giorni fa spiegava proprio sulle nostre colonne come le nuove tecnologie possano essere messe a servizio della protezione dai rischi ambientali.

«Sad è un sistema a basso costo e di semplice realizzazione che, grazie alla sinergia fra differenti player – precisa Paola Allamano in qualità di ad di WaterView, società torinese capofila del progetto – può rappresentare un paradigma efficace per la prevenzione ed il contenimento degli incendi per Amministrazioni pubbliche locali (Regioni, Province, Comuni), Enti e agenzie per la tutela del territorio e dell’ambiente (Arpa, Parchi nazionali e regionali), direzioni dei Vigili del fuoco, Comunità montane e gestori di infrastrutture critiche».

Si tratta di un supporto che può essere particolarmente utile per irrobustire la prevenzione contro gli incendi, che nel nostro Paese sono una minaccia costante e crescente anche a causa della crisi climatica in corso: l’Ispra documenta infatti che, solo nel corso dell’ultimo anno, l’Italia è stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 1073 kmq (quasi un terzo della Val D’Aosta).

«Con questo progetto confermiamo il ruolo sociale e ambientale delle nostre infrastrutture digitali e condivise, a supporto non solo di tutti gli operatori mobili ma anche dell’ambiente e dei territori – conclude Michelangelo Suigo, direttore Relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit – Dopo aver messo le nostre torri con sensori IoT, gateway e telecamere smart a disposizione di progetti per il monitoraggio della qualità dell’aria e la prevenzione degli incendi, salvaguardando anche la biodiversità presente sul territorio, si rafforza così il nostro impegno per la tutela dell’ambiente e del territorio, con un approccio sempre più innovativo».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.