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Ancora di notte, ancora a Genova: un nuovo sversamento nel Polcevera

Dopo il petrolio, stavolta si tratta di benzina. Il procuratore Cozzi: «Valuteremo ipotesi di reato»
 |  Nuove energie

Ha dell’incredibile la serie di sfortunati eventi che ha colpito due volte in neanche un mese il torrente Polcevera: la notte del referendum sulle trivellazioni petrolifere il corso d’acqua è stato invaso dagli idrocarburi fuoriusciti all'oleodotto della Iplom, e nella notte di ieri è tornato involontario protagonista di un nuovo sversamento.

«A partire dalle 20.30 circa di lunedì 2 maggio – spiegano dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure – personale Arpal è stato impegnato, insieme a Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Capitaneria di Porto e altre forze di primo intervento, nella zona di Genova Pontedecimo. I colleghi intervenuti in zona - subito i due tecnici reperibili e il dirigente responsabile del territorio di Genova - hanno effettuato campionamenti nelle acque del Polcevera, dove si sospetta siano confluite sostanze inquinanti, quali benzina o solventi. Sono in corso le indagini per risalire all'origine dello sversamento, e nelle prossime ore saranno effettuate le analisi dei campioni. Sono state posizionate panne di contenimento e poste in essere altre misure per minimizzare gli effetti sull'ambiente. Attualmente non si registra ulteriore apporto degli inquinanti che hanno determinato l'intervento in emergenza, a due sole settimane dall'incidente all'oleodotto, verificatosi a pochi chilometri di distanza.

Nonostante lo sversamento appaia molto più contenuto di quello del 17 aprile – concludono dall’Arpal – nella zona sono intervenute le massime autorità regionali e il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti».

L’apprensione da parte delle istituzioni, visti i precedenti, è evidente. Dal dicastero precisano che «il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti (che si è recato sul posto già stanotte, ndr) è costantemente aggiornato sul nuovo sversamento e sugli interventi di ripristino in corso».

Nel frattempo le indagini sull’origine e la responsabilità dello sversamento – ancora non chiare – proseguono. «Aspettiamo di ricevere le relazioni di chi è intervenuto sul posto e poi valuteremo se vi siano ipotesi di reato», ha dichiarato all’Ansa il procuratore capo facente funzioni Francesco Cozzi.

Redazione Greenreport

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