
Rinnovabili, in Italia ci sono «150 GW bloccati dalla burocrazia pronti a partire»

Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto è intervenuto al Consiglio dei ministri dell’energia dell’Unione europea guardando «con preoccupazione ai differenziali di prezzo sull’energia con altri Paesi Ue e della stessa Ue rispetto ai Paesi terzi, e agli effetti che essi hanno sulla competitività delle nostre imprese e ricadute sui nostri cittadini e famiglie».
Secondo il ministro «le misure del Clean industrial deal e dell’Action plan for affordable energy sono positive, ma portano risultati soprattutto nel medio e nel lungo periodo. Servono piuttosto interventi in grado di abbassare i prezzi nel breve periodo».
Quali? Sono quattro i punti messi in evidenza: agire tempestivamente nel negoziato sulla proposta di revisione del Regolamento stoccaggi gas per introdurre maggiore flessibilità nell’attuazione degli obblighi di riempimento ed evitare speculazioni; favorire il decoupling dei prezzi dell’energia elettrica dal mercato del gas naturale attraverso la diffusione dei contratti a lungo termine e i contratti per differenza (Ppa e Cfd); promuovere gli investimenti per la flessibilità e per l’adeguatezza del sistema elettrico, purché sia lasciata agli Stati membri sufficiente libertà di manovra circa l’implementazione; lo sviluppo delle interconnessioni tra Paesi Ue e con Paesi extra Ue, in particolare quelle che collegano nord Africa ed Europa.
«In materia di energia, si sta facendo troppa confusione sul concetto di disaccoppiamento – commenta nel merito Giuseppe Argirò, vicepresidente di Elettricità Futura, l’associazione confindustriale che rappresenta i principali produttori di energia elettrica italiani – Il disaccoppiamento tra prezzi del gas e delle rinnovabili non è realizzabile e chi lo propone sostiene una cosa profondamente sbagliata. Oltretutto si sta facendo una enorme confusione accomunando il disaccoppiamento ai contratti a lungo termine, i cosiddetti Ppa. Sono due concetti completamente diversi e chi li accomuna evidentemente non conosce il funzionamento del mercato energetico. La libera negoziazione di contratti a lungo termine è lo strumento più efficace contro il caro energia, ma è usata ancora troppo poco. Vanno attivati i Ppa contrattualizzando l’energia eolica e solare considerando che ci sono 150 GW bloccati dalla burocrazia pronti a partire».
L’importanza di spingere sulla rapida diffusione degli impianti rinnovabili per contenere i prezzi in bolletta arriva anche dalla rete paneuropea di associazioni ambientaliste rappresentata da Can Europe. Christophe Jost, coordinatore della politica energetica presso Can Europe, evidenzia nel merito che «le discussioni del Consiglio per l'energia hanno rivelato una mancanza di allineamento tra gli Stati membri su come ridurre i prezzi dell'energia, con molti ancora intenzionati a mantenere il gas fossile e a favorire l'energia nucleare nel loro mix energetico. Questo approccio continuerà a far salire i prezzi dell'energia e a minare gli obiettivi climatici dell'Ue. Invece, gli Stati membri devono supportare pienamente la fonte energetica più economica, pulita e sicura, le energie rinnovabili, e attuare rapidamente la legislazione dell'Ue. Il piano d'azione per l'energia accessibile fornisce un'altra spinta per la rapida distribuzione delle energie rinnovabili, ma gli Stati membri devono finalmente adottare misure coraggiose per renderla realtà».
