
Petizione a Obama: «Basta trivellazioni di petrolio e gas offshore»

Sierra Club, la più grande e diffusa associazione ambientalista statunitense, con più di 2,5 milioni di soci e notoriamente “vicina” al Partito Democratico, ha lanciato una nuova petizione on-line “Tell the Obama administration: No more offshore oil and gas drilling!”, indirizzata al Presiidente Barack Obama, ma che è anche un Public comment al BOEM 2017-2022 five-year OCS plan (Docket Number BOEM–2016–0003), nella quale si dice che «Il momento dello stop alle nuove trivellazioni offshore di petrolio e di gas nell'Artico e nel Golfo del Messico è proprio ora».
Sierra Club ricorda che grazie a un instancabile attivismo di base, gli ambientalisti Usa hanno ottenuto una grande vittoria: «L'amministrazione Obama ha ritirato il suo piano per consentire la trivellazione perforazione al largo delle nostre coste atlantiche, ma presto dovrà decidere se le trivellazioni di petrolio e gas saranno ammesse nella regione artica o nel Golfo del Messico tra il 2017 e il 2022, e quindi la decisione presa quest'anno avrà conseguenze di vasta portata negli anni a venire».
Gli ambientalisti statunitensi fanno notare che «Sia che si tratti di proteggere il nostro clima dai 60 miliardi di tonnellate di anidride carbonica nociva prigionieri nelle riserve di petrolio e gas offshore, o di stoppare il prossimo disastro petrolifero BP o una catastrofica fuoriuscita di petrolio nella regione artica, è essenziale lasciare le nuove trivellazioni offshore fuori dal tavolo. E' tempo di parlare e di avere voce in capitolo».
Per questo Sierra Club chiede ai suoi soci e a tutti gli statunitensi di dire all’Amministrazione Obama di lasciare sotto terra i combustibili sporchi e di «opporsi a qualsiasi nuova trivellazione di petrolio e gas offshore!».
Nella lettera da inviare a Obama e al Bureau of Ocean Energy Management (BOEM) si chiede che tutte le nuove concessioni per le trivellazioni off-shore vengano cassatedal 2017-2022 Outer Continental Shelf Oil and Gas Leasing Program e che il presidente Usa «Usi la sua autorità per proteggere in modo permanente l'Artico e l’Atlantico da tutte le nuove concessioni di petrolio e di, per sempre . Come l'Oceano Atlantico, l'Artico non deve essere aperto alla trivellazione, invece di nuove vendite di concessioni nel Golfo del Messico, abbiamo bisogno di un piano per la transizione delle comunità verso un'economia pulita dell’energia rinnovabile».
Sierra Club sottolinea che «Ora più che mai, stiamo assistendo ai crescenti impatti dello sconvolgimento del clima origine antropica, alimentati dalla nostra continua dipendenza da petrolio, gas e carbone. Il presidente Obama ha un'opportunità fondamentale per estendere la sua leadership climatica alla prossima amministrazione utilizzando l'imminente piano quinquennale OCS per mantenere i combustibili fossili al largo delle coste della nostra nazione nel fondale a cui appartengono. Le nostre comunità più vulnerabili sono a rischio, sia per l’innalzamento del ivello dei mari che per i reali pericoli posti dalla trivellazione offshore. L’esplorazione, la trivellazione e il trasporto aumentano il rischio di fuoriuscite di petrolio catastrofiche ed espongono le nostre a aria, acqua e la fauna selvatica a quantità significative di inquinamento. Dal 1964 Ci sono stati 40 grandi fuoriuscite di petrolio (più di 42.000 galloni), ma sversamenti più piccoli si verificano su una base quotidiana. Il BOEM stima che negli ultimi 45 anni nelle acque americane sono stati fatti trapelare più di 500.000 barili di petrolio non dichiarati». E stiamo parlando dell’industria dei combustibili fossili che si considera la più tecnologicamente avanzata del mondo.
La lettera/petizione a Obama e al BOEM di Sierra Club continua evidenziando che «Se le riserve di petrolio e di gas stimate nella Outer Continental Shelf venissero estratte e bruciate, verrebbero rilasciati più di 60 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica, vanificando i positivi sforzi fatti dell'amministrazione Obama per ridurre le emissioni provenienti dalle centrali a carbone e dai veicoli».
Dopo aver ringraziato Obama per aver tolto le trivellazioni offshore nella costa atlantica
Grazie per la rimozione della costa atlantica dal 2017-2022 OCS Oil and Gas Leasing Program, gli ambientalisti usa esortano il Presidente del più potente e inquinante Paese del mondo – insieme alla Cina - a fare il passo successivo; «Far andare l'America verso un futuro di energia pulita, eliminando l'Artico e il Golfo dal piano quinquennale» e invitano Obama ad «usare il suo potere esecutivo per proteggere in modo permanente l'Artico e l'Atlantico da tutte le nuove esplorazioni, trivellazioni e concessioni di petrolio e gas, per sempre».
