
Smog record a Pechino: primo allarme rosso della storia (FOTOGALLERY)

Ieri sera il Centro meteorologico nazionale della Cina ha emesso un’allerta arancione contro lo smog nel nord le nord del Paese, un’area enorme è ricoperta da smog venefico: «Le città di Pechino e di Tianjin,alcune regioni delle province vicine dell’Hebei, dell’Henan e dello Shandong, così come le province dello Shanxi e dello Shaanxi ed alcune parti delle province del Jiangsu e dell’Anhui saranno colpite da uno smog moderato, mentre il sud di Pechino farà fronte ad uno smog molto forte», si leggeva in un comunicato.
Ma ieri sera Pechino ha emesso la prima allerta rossa smog della sua storia, il che significa che la megalopoli cinese subirà almeno tre giorni di aria praticamente irrespirabile.
Oggi il ministero della protezione dell’ambiente ha ordinato il rafforzamento delle misure contro lo smog e si è complimentato per la risposta rapida adottata dalla capitale. Il ministero ha anche inviato ispettori nella provincia centrale dell’Henan per aprire un’inchiesta «sulle misure adottate di fronte al grave inquinamento dell’aria». L’agenzia ufficiale cinese Xinhua scrive che ispezioni simili erano già state avviate nelle regioni intorno a Pechino «per assicurarsi che i piani di emergenza siano in atto». I gruppi di ispettori hanno anche controllato i grandi inquinatori, come le centrali e le fabbriche che utilizzano carbone e le emissioni delle auto.
L’allarme rosso emesso oggi da Pechino, che stato decretato fino a giovedi pomeriggio, implica il blocco dei cantieri e delle lezioni nelle scuole e una limitazione per il numero di auto sulle strade.
Secondo il ministro della protezione dell’ambiente, Chen Jining, pechino ha fatto bene a lanciare l’allarme rosso: «Le autorità ambientali devono seguire la situazione da vicino, migliorare la vigilanza e la previsione e guidare i piani di emergenza dei governi locali. I livelli di allarme devono essere adeguati in tempo reale in funzione delle condizioni di inquinamento». Chen ha a invitato i governi locali ad «essere trasparenti e mantenere la popolazione informata».
. Quello deciso oggi pomeriggio dalla municipalità di Pechino, che è passata dall’allarme arancione a rosso, è lo stadio più grave di inquinamento atmosferico.
Il centro di sorveglianza dell’ambiente di Pechino ha detto che questo smog venefico dovrebbe persistere almeno fino a giovedi e che potrebbe essere disperso da un’ondata di freddo in arrivo. Ma il freddo farà sicuramente aumentare il riscaldamento domestico – ancora in gran parte a carbone - e il traffico stradale, con la possibilità di innescare un nuovo pesante inquinamento
