Skip to main content

Terna investirà 23 mld di euro sulla rete elettrica nazionale ad alta tensione in 10 anni

Di Foggia: «È essenziale per far fronte alla crescente domanda di energia e all’integrazione delle fonti rinnovabili»
 |  Nuove energie

La società che gestisce la rete elettrica nazionale in alta e altissima tensione, Terna, ha presentato oggi il nuovo Piano di sviluppo al 2034, che prevede oltre 23 mld di euro d’investimenti, sostanzialmente in linea col dato recentemente stimato da Bankitalia.

Si tratta di una progettualità coerente coi target definiti dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) approvato nel 2024 dal Governo Meloni, e declinati nel documento di Descrizione degli scenari 2024 Terna-Snam, che prevede un incremento della capacità installata solare ed eolica di oltre 65 GW al 2030 e di 94 GW al 2035, entrambi rispetto all’installato al 2023.

Tanto, poco? Basti osservare che dal 2022 a oggi la dipendenza del nostro Paese dall’import di fonti fossili – avendo riserve interne estremamente limitate se paragonate al fabbisogno – è costata agli italiani esattamente 230 miliardi di euro di cui 48,5 solo l’anno scorso, quando il petrolio ha inciso per 21,2 mld di euro e il gas naturale per altri 20,6.

«Il Piano di Sviluppo presentato oggi risponde alle urgenti necessità che il contesto attuale impone. Investire nella pianificazione, nell’ammodernamento e nella digitalizzazione delle reti elettriche è infatti essenziale per far fronte alla crescente domanda di energia e all’integrazione delle fonti rinnovabili. Con 23 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, puntiamo ad assicurare al Paese un sistema affidabile, resiliente e sostenibile – spiega Giuseppina Di Foggia, ad e dg di Terna – L’avvio della fase realizzativa delle nostre principali infrastrutture elettriche, come il Tyrrhenian link, l’Adriatic link e il collegamento tra Sardegna, Corsica e Toscana, conferma l’impegno di Terna nel gestire la transizione energetica del Paese. Le richieste di connessione di impianti rinnovabili, di sistemi di accumulo e, sempre più negli ultimi mesi, di data center, sono in costante aumento. Per far fronte al rischio di saturazione virtuale della rete e per contribuire a mantenere l’attrattività del Paese per gli investitori, anche internazionali, abbiamo adottato un nuovo processo di programmazione territoriale delle nostre infrastrutture».

mappa connessioni terna 2034 1

Gli interventi di Terna presenti nel Piano di sviluppo 2025 consentiranno un significativo incremento della capacità di scambio di energia tra zone di mercato, raggiungendo circa 39 GW rispetto agli attuali 16 GW, con un aumento del 22% rispetto al precedente Piano. In aggiunta, il Piano punta all’aumento della capacità di trasporto con l’estero di circa il 40% rispetto ai valori attuali, considerando tutte le opere incluse nel Piano anche oltre l’orizzonte decennale, grazie ai futuri progetti di interconnessione elettrica che aumenteranno l’affidabilità e la sicurezza della rete.

Entro il 2030, grazie agli interventi inseriti nel Piano, è prevista una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 fino a circa 2.000 kt/anno, e fino a 12.100 kt/anno entro il 2040; quest’ultimo rappresenta un miglioramento del 2,5% rispetto al Piano di sviluppo precedente.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.