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Nucleare, stanotte un drone russo ha danneggiato il sarcofago della centrale di Chernobyl
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Dopo che la Russia ha accusato l’Ucraina di aver intensificato l’attività militare attorno alla centrale nucleare di Zaporizhya, oggi di fatto sotto il controllo di Mosca, il presidente ucraino Zelensky informa che nella notte un drone russo con una testata ad alto potenziale esplosivo «ha colpito il sarcofago che protegge il mondo dalle radiazioni presso il 4° reattore distrutto della centrale nucleare di Chernobyl».
«Questo sarcofago – ricorda Zelensky – è stato costruito dall'Ucraina insieme ad altri Paesi d’Europa e del mondo, con il contributo degli Stati Uniti e di tutte le nazioni impegnate nella vera sicurezza dell'umanità», dopo il disastroso incidente nucleare avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 aprile 1986, quando una combinazione di errori umani, difetti progettuali e procedure inadeguate portò all’esplosione del reattore 4 durante un test un test di sicurezza finito malissimo.
«L’unico Paese al mondo che attacca siti di questo tipo, occupa centrali nucleari e conduce una guerra senza alcuna considerazione per le conseguenze è la Russia di oggi. Questo rappresenta una minaccia terroristica per l’intero pianeta – continua Zelensky – Il sarcofago della centrale di Chernobyl è stato danneggiato dal drone. L'incendio è stato spento. Al momento, i livelli di radiazione non sono aumentati e vengono costantemente monitorati. Secondo le prime valutazioni, i danni alla struttura sono significativi».
Mentre avanza l’ipotesi di una trattativa diretta tra Donald Trump e Vladimir Putin per arrivare a una sbilanciatissima “pace” sul territorio ucraino – nonostante l’Ue e i principali Stati membri tra cui l’Italia abbiano ribadito il proprio supporto allo Stato invaso –, le infrastrutture nucleari si confermano luoghi sensibili e ad altissimo rischio in caso di conflitto.
«Non c'è spazio per l'autocompiacimento e la Iaea rimane in stato di massima allerta», dichiara il dg dell’International atomic energy agency (Iaea), l'argentino Rafael Grossi. La Iaea conferma l’esplosione avvenuta stanotte attorno alle 01:50, a causa della collisione di un drone. «Il personale antincendio e i mezzi di soccorso sono intervenuti entro pochi minuti – dichiara l’Agenzia internazionale – Al momento, non vi è alcuna indicazione di una breccia nel contenimento interno della Nuova struttura di confinamento (Nsc). I livelli di radiazione, sia all'interno che all'esterno, rimangono normali e stabili. Non sono stati riportati feriti».
La Iaea informa che continuerà a monitorare la situazione, sottolineando che l'incidente di Chernobyl e il recente aumento dell'attività militare intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya evidenziano i «persistenti rischi per la sicurezza nucleare».
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