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Rimateria è fallita e «non vengono gestiti neanche i presidi ambientali»

Coordinamento cantiere comune: «La situazione è gravissima non solo per il personale, ma anche per l’enorme danno ambientale che si prospetta»
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Ieri il Tribunale ha emesso il decreto di fallimento senza l’esercizio provvisorio. Questo significa che da ieri i cancelli di Rimateria sono chiusi e non vengono gestiti neanche i presidi ambientali. Quindi non viene più portato via il percolato e gestito l’impianto di aspirazione del biogas. Il personale è da stamani tutto in ferie, in attesa di licenziamento. La situazione è gravissima non solo per il personale, ma per i danni ambientali.

La normativa ambientale prevede che in caso di fallimento di una società che gestisce una discarica, l’ente autorizzatore, in questo caso la Regione, debba esercitare il potere sostitutivo. Quindi nominare un commissario ad hoc che si occupi dei presidi ambientali, escutendo le fideiussioni che la Regione possiede. Questo è il motivo per cui il tribunale non ha dato nessun mandato al curatore. È chiaro che ci si aspettava che il curatore continuasse a gestire almeno il biogas e il percolato.

Riteniamo che non ci siano però i tempi tecnici prima che la Regione possa prendersene carico. Essa infatti dovrà, oltre che nominare un commissario, escutere le fideiussioni, ammesso che le compagnie gliele paghino subito. Si parla difatti di fideiussioni da milioni di euro, e sono alte le probabilità che si vada in causa. Nelle migliori delle ipotesi ci vorranno mesi.

Ci pare allora evidente non solo il preoccupante danno sociale, con 40 famiglie che resteranno senza lavoro, ma l’enorme danno ambientale che si prospetta all’orizzonte.

di Coordinamento cantiere comune 

Redazione Greenreport

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