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Goletta dei Laghi: sulla sponda lombarda del Lago Maggiore oltre i limiti 5 punti su 6

Legambiente: più controlli e misure di risanamento a beneficio della popolazione e dell’ecosistema del lago
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

La fotografia che Goletta dei Laghi ha scattato sul lago Maggiore sponda varesina non è rassicurante: il 13 giugno i volontari e le volontarie di Legambiente hanno campionato sei punti sulla sponda lombarda del lago Maggiore. Il solo punto dove l’acqua è stata prelevata nel lago, nello specifico in corrispondenza dello scarico della terrazza a Piazza Garibaldi a Luino (VA), è l'unico risultato entro i limiti di legge, mentre lo scorso anno era risultato inquinato. Nell’ultimo monitoraggio di Goletta dei Laghi, altri due punti sono risultati inquinati: la foce del fiume Tresa a Germignaga e la foce del torrente Bardello a Brebbia, entrambe in provincia di Varese. Il primo era risultato entro i limiti lo scorso anno, mentre il secondo era risultato fortemente inquinato. Le tre foci rimanenti sono risultate fortemente inquinate: la foce del torrente Boesio a Laveno-Mombello, la foce del torrente Acqua Negra a Ispra e il canale di scarico presso la spiaggetta a Sesto Calende, in località Lisanza. Le prime due erano risultate fortemente inquinate anche nel 2023, mentre l'ultima - il canale di scarico a Sesto Calende - è un nuovo punto inserito nel monitoraggio di quest'anno. Il cartello di divieto di balneazione è stato notato da volontari e volontarie solo alla foce del fiume Tresa.
Quest’anno il monitoraggio dei tecnici e delle tecniche di Goletta dei Laghi si arricchisce con gli “osservati speciali”, ossia i punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di affiancare la sensibilità e attenzione delle autorità ed enti competenti, ripetendo i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi. Per la Lombardia l’osservato speciale è il torrente Boesio, a Laveno Mombello (VA), per il quale «Anche i prelievi di marzo, aprile e maggio hanno confermato le criticità rilevate nel mese di giugno e cronicamente, di fatto, negli anni passati. Da troppi anni perdura una situazione di forte inquinamento del torrente, le cui cause devono essere indagate da chi ci competenza».
Presentando i dati 2024, Emilio Bianco, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente, ha sottolineato che «Anche quest’anno rilanciamo lo stesso appello di un anno fa, per migliorare lo stato di salute del lago Maggiore che da troppi anni presenta diverse criticità bisogna agire subito Sul lago Maggiore bisognerebbe implementare misure efficaci e strutturali che siano in grado di promuovere il benessere della popolazione e la salute dell’ecosistema lacustre».
Valentina Minazzi, coordinatrice dei circoli Legambiente della provincia di Varese, conclude: «La situazione dei nostri campionamenti continua a riproporre sempre le stesse criticità - Negli ultimi due anni ci siamo chiesti se fosse il livello basso delle acque a influire negativamente sulle concentrazioni di inquinanti, quest’anno invece ci dovremmo chiedere se sia la stagione così piovosa ad aver messo in difficoltà la tenuta dei depuratori. In ogni caso, qualsiasi siano le condizioni metereologiche, la nostra fotografia estiva rimane uguale. Fa eccezione il prelievo a Luino, finalmente risultato entro i limiti, una circostanza probabilmente dovuta agli importanti investimenti e lavori sulla rete fognaria. Ci auguriamo che questo sia finalmente un esempio di una criticità risolta e che soprattutto sia un punto di partenza per affrontare le altre situazioni problematiche. Noi continueremo a tenere alta l’attenzione sui siti che conosciamo bene - vedi la foce del torrente Boesio - e a cercare nuovi punti critici da monitorare come quello a Sesto Calende, individuato grazie al nostro circolo locale e che difatti si è rilevato fortemente inquinato».

Redazione Greenreport

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