L’Ue promette «contromisure ferme e proporzionate» in risposta ai dazi Usa
«Sono profondamente dispiaciuta per la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi sulle esportazioni europee di acciaio e alluminio», dice Ursula von der Leyen. A poche ore dalla firma da parte di Donald Trump degli ordini esecutivi che hanno fissato dazi al 25% per acciaio e alluminio, la presidente della Commissione Ue manda un messaggio chiaro attraverso il canale social X: «L’Ue agirà per salvaguardare i propri interessi economici. Proteggeremo i nostri lavoratori, le nostre aziende e i nostri consumatori». Il ragionamento è semplice: quelle decise dalla Casa bianca sono tasse «dannose per le imprese, peggio per i consumatori». E la conclusione che ne trae von der Leyen è netta: «Le tariffe ingiustificate contro l’Ue non rimarranno senza risposta. Scateneranno contromisure ferme e proporzionate. L’Ue agirà per salvaguardare i propri interessi economici. Proteggeremo i nostri lavoratori, le nostre aziende e i nostri consumatori».
Una risposta di questo tenore era in qualche modo attesa fin dai giorni scorsi, quando i dazi erano stati soltanto minacciati dal presidente Usa. Ma ora che la minaccia è diventata realtà, con dazi che di fatto annullano tutti gli accordi con l’Unione europea, la questione è ovviamente arrivata in cima alla lista delle priorità da discutere in ambito comunitario. Probabilmente già nelle prossime ventiquattr’ore i ministri Ue con delega al Commercio si confronteranno con la presidenza polacca in una riunione straordinaria per decidere le prossime mosse. L’obiettivo è muoversi in modo coordinato, senza lasciar spazio a iniziative in solitaria da parte di singoli Paesi. Ha spiegato il portavoce della Commissione europea Olof Gill interpellato sull’esistenza di contatti tra la Commissione e i 27 Stati membri dell’Ue rispetto alla risposta europea ai dazi Usa: «Il commercio è una competenza esclusiva dell’Ue. Gli Stati membri non possono negoziare da soli. Ovviamente siamo in contatto con i nostri Stati membri. Siamo stati in contatto costante con i nostri Stati membri in tutte le fasi. Ci sarà una call organizzata per gli Stati membri organizzata dalla presidenza polacca, abbiamo capito che avrà luogo domani.
Il commissario al Commercio, lo slovacco Maroš Šefčovič, parlando al Parlamento europeo ha sottolineato che «non c’è giustificazione per i dazi di Trump e noi deploriamo questa decisione»: «Con i dazi aumenterà l’inflazione e sono una tassa per i cittadini. Uno scenario in cui perdono tutti: risponderemo in modo duro e proporzionato, proteggeremo i nostri lavoratori e le nostre aziende».