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Unionmeccanica, il sindacato chiede investimenti di qualità per la transizione ecologica

Fiom-Cgil: «Senza gli investimenti necessari, l’Italia non sarà in grado di competere con gli altri Paesi europei»
 |  Green economy

Si è aperto il confronto per il rinnovo del Ccnl Unionmeccanica-Confapi della piccola e media impresa metalmeccanica privata in scadenza il 31 dicembre 2024. L’incontro di oggi è stato preceduto dalla consultazione certificata sulla piattaforma di Fim-Fiom-Uilm che ha visto un larghissimo consenso dei lavoratori con oltre il 99% dei voti.

Il Ccnl Unionmeccanica-Confapi si inserisce in una stagione più ampia che vede il recente rinnovo del contratto degli artigiani. Il rinnovo contrattuale riguarda circa 400mila lavoratrici e lavoratori e dovrà dare risposte ai temi del salario, della riduzione dell’orario del lavoro, della stabilità dei rapporti di lavoro, della tutela per i lavoratori del sistema degli appalti e subappalti, della formazione professionale, della salute e sicurezza, della parità di genere, della conciliazione vita lavoro. In particolare, la nostra richiesta di aumento del salario, in linea con il resto del settore metalmeccanico, relativa al periodo di vigenza 2025-2027, è pari a 280 euro riferita alla quinta categoria. La nostra piattaforma si pone quindi gli obiettivi di dare stabilità con contratti di lavoro a tempo indeterminato, sperimentare la riduzione dell’orario e investire sull’innovazione normativa anche con una nuova normativa riguardante l’inquadramento professionale.

È necessaria una coerenza contrattuale in questa fase di rinnovi. E occorre dare forza al sistema delle piccole e medie imprese, che deve essere valorizzato attraverso il contratto nazionale.

Per la Fiom-Cgil i pilastri di questo rinnovo devono essere la qualità del lavoro e la qualità degli investimenti per affrontare la frase di transizione ecologica. Senza gli investimenti necessari, l’Italia non sarà in grado di competere con gli altri Paesi europei.

Il prossimo incontro per entrare nel merito delle questioni è stato fissato per il 3 febbraio 2025.

di Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Mirco Rota, responsabile dell’ufficio sindacale per la Fiom-Cgil nazionale

Redazione Greenreport

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