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Quant’è efficace il deposito cauzionale per il riciclo degli imballaggi? Se ne parla alla Camera

Appuntamento il 9 ottobre con un convegno su strategie e obblighi di legge legati alla direttiva europea Sup e al regolamento Ppwr
 |  Green economy

La recente evoluzione del quadro normativo europeo in materia di recupero e riutilizzo delle materie prime – dalla Direttiva SUP (Dir. n. 904 del 2019) al Regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggio (PPWR) del 2024 – rende necessario un confronto ed un approfondimento sull’esigenza di generare una percezione più informata del tema, sia per sostenere le filiere del riciclo sia per ridurre drasticamente la dispersione dei contenitori per bevande nell’ambiente, e di conseguenza i costi che i Comuni devono sostenere per la rimozione di questi ultimi.

Nell’ambito del convegno sarà possibile valutare l’efficacia del sistema di deposito cauzionale per imballaggi per bevande (Deposit Return System – DRS), esaminare i motivi che ne hanno fatto un elemento fondamentale per garantire circolarità al settore nella maggior parte dei Paesi UE, e fare il punto sulla situazione nazionale esaminando gli attuali livelli prestazionali del sistema Italia, le iniziative previste per garantire il rispetto dei target e degli obblighi di legge, e la relativa tempistica. Perché la transizione sia efficace, partecipata da tutti gli attori, e perché vengano definite scelte lineari e davvero intese allo scopo.

“Per la nostra campagna l’evento rappresenta l’occasione di poter presentare in una sede parlamentare alcuni dei dati e delle evidenze del nostro studio di analisi costi/benefici derivanti dall’introduzione di un sistema DRS in Italia, che, ricordiamo, resta ad oggi l’unico studio pubblicamente disponibile – spiega Enzo Favoino, coordinatore scientifico della campagna – Siamo grati all’onorevole Costa per avere promosso questa occasione di confronto con molti dei soggetti politici, istituzionali e imprenditoriali che verrebbero coinvolti nell’implementazione di un sistema di deposito cauzionale, a partire dall’attivazione di un percorso parlamentare per giungere ad una sua definizione in congruo anticipo rispetto alla tempistica stabilita dal Regolamento UE sugli imballaggi recentemente approvato che, come si evince dalla lettura di alcune disposizioni, dovrebbe comportare la introduzione obbligatoria del DRS a partire dal 2032-2033”.

La PPWR prevede infatti all’art.44 l’obbligo per i Paesi Membri di conseguire al 2029 il 90% di intercettazione di bottiglie in plastica e lattine, e impone di istituire un DRS nel caso in cui non venisse raggiunto tale obiettivo nei tre anni precedenti. Nel caso delle bottiglie di plastica l’obiettivo di raccolta introdotto dalla Direttiva sulle Plastiche Monouso è peraltro già stato recepito nel nostro ordinamento.

Nonostante sia stata introdotta nel corso delle negoziazioni una condizione di esenzione transitoria per gli Stati Membri che conseguissero un tasso di raccolta dell’80% al 2026 per bottiglie e lattine, viene mantenuto comunque l’obbligo del 90% come obiettivo finale. Viene dato pertanto alla Commissione il mandato di imporre un DRS ai Paesi che, per tre anni consecutivi, non raggiungessero il 90% di raccolta di tali contenitori.

Interverranno – come si può vedere dal programma –  responsabili del MASE, di ISPRA , di ANCI, del CONAI e di Torino Città Metropolitana, che ha aderito alla Campagna sin dal suo lancio nel marzo del 2022. Parteciperanno inoltre alla tavola Rotonda responsabili di ASSOBIBE, COREPLA, CORIPET, CIAL, ASSORIMAP. Concluderà l’evento l’intervento di sei parlamentari.

di A buon rendere

Redazione Greenreport

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