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Più potere alle comunità costiere per assumere il controllo delle loro risorse marine

Environmental Justice Foundation presenta in Senegal un kit di strumenti per la pesca sostenibile finanziato dall'Ue
 |  Green economy

L'Environmental Justice Foundation (EJF) ha presentato a Dakar, la capitale del Senegal, un nuovo toolkit finanziato dall'Ue per la governance partecipativa della pesca che onsente alle comunità di pescatori artigianali in 15 paesi del Sud del mondo di svolgere un ruolo di primo piano nella gestione delle loro risorse marine e nella lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN).

Alla presentazione hanno partecipato i rappresentanti della delegazione Ue in Senegal, il ministero della pesca e tutti i settori dell'industria ittica senegalese. Bassirou Diarra, ocean campaigner e responsabile dell'ufficio di Dakar dell’ EJF ha evidenziato che «Le difficoltà nel settore della pesca sono principalmente legate all'organizzazione. Ad esempio, se i pescatori con la lenza fossero organizzati in reti o cooperative, potrebbero guadagnare di più, che è uno degli obiettivi del progetto. Anche la promozione per garantire che le raccomandazioni dei pescatori siano implementate e che abbiano un impatto ad altri livelli, anche influenzando la legislazione, è uno degli obiettivi di questo progetto. In alcune aree, fino al 50% del pescato viene pescato illegalmente e il pesce sta diventando sempre più scarso per i pescatori su piccola scala, quindi è ovvio stabilire il collegamento tra pesca illegale e sicurezza alimentare. Sostenendo la fornitura di pesce alle famiglie, si contribuisce alla sicurezza alimentare».

L'EJF ha presentato i tre pilastri del toolkit: «Sorveglianza comunitaria per individuare e scoraggiare la pesca INN, sviluppo di associazioni di cogestione della pesca (CMA) per dare alle comunità costiere un ruolo nella gestione locale della pesca e rafforzamento delle associazioni nazionali dei pescatori (NFA) per dare loro voce nello sviluppo della politica nazionale della pesca».

Per oltre un decennio, EJF ha lavorato con comunità in Senegal, Ghana, Liberia, Sierra Leone e Camerun per sviluppare una gestione sostenibile della pesca attraverso la formazione professionale, programmi di monitoraggio guidati dalla comunità e advocacy politica. Questa esperienza ha informato lo sviluppo del toolkit, che fornisce una guida pratica sull'implementazione di approcci di governance partecipativa.

Il toolkit finanziato dall'Unione europea fornisce approfondimenti sia teorici che pratici, offrendo documenti tecnici, linee guida, infografiche, casi di studio e video didattici. Include anche risorse che possono essere utilizzate direttamente dai pescatori, come strumenti di monitoraggio comunitari, ed è completato da formazione sul campo e supporto continuo da parte di esperti EJF..

Il toolkit è rivolto ai professionisti che lavorano con le comunità di pescatori artigianali, come rappresentanti di ONG, agenzie governative e consulenti, nonché CMA e associazioni nazionali di pescatori. Incoraggiando una maggiore collaborazione tra questi gruppi, il toolkit contribuirà a garantire che le comunità locali abbiano voce in capitolo nella gestione delle loro attività di pesca, aprendo la strada a attività di pesca più sostenibili ed eque. Man mano che l'EJF continuerà a perfezionare il toolkit sulla base del feedback della comunità, diventerà una risorsa globale dinamica per un'azione locale efficace.

Frédéric Varenne, in rappresentanza della delegazione dell'Unione Europea, ha detto: «Le missioni dell'Ue in Senegal sono quelle di rafforzare la governance degli oceani, sostenere un'economia blu sostenibile e inclusiva e proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini e costieri con un maggiore coinvolgimento di tutti gli stakeholders, in particolare donne e giovani, che svolgono un ruolo chiave. Il progetto che ci riunisce oggi è di fondamentale importanza per l'Ue in quanto contribuirà in modo significativo alla creazione di catene del valore sostenibili e dinamiche, alla buona governance ambientale, alla sicurezza alimentare e alla creazione di mezzi di sussistenza dignitosi. Questo progetto si basa sullo stato di diritto, sul rispetto dei diritti umani e sulla buona governance della pesca e si concentra sulla pesca su piccola scala concentrandosi sulle esigenze dei pescatori artigianali, che sono spesso i più vulnerabili".

Mamadou Alioune Diagne, consulente tecnico del Ministero della pesca e delle infrastrutture marittime e portuali del Senegal, ha ricordato che «Il settore della pesca è di grande importanza socioeconomica e per la  sicurezza e va oltre la semplice fornitura di cibo. Oggi, il Senegal sta lavorando per rendere la cooperazione internazionale e regionale una realtà in modo che il settore e i suoi vari attori non vengano svalutati. Il Senegal sta costantemente migliorando il suo sistema di controllo e monitoraggio della pesca. Questo progetto è tempestivo e richiede un'azione concertata, una maggiore attenzione alle preoccupazioni della nostra gente e la messa in comune degli sforzi. E’ un progetto trasversale che non lascia da parte nessun settore. Il monitoraggio della pesca è uno strumento di gestione che ci consentirà di mettere in comune i nostri sforzi per raggiungere obiettivi che andranno a beneficio dei pescatori».

Il biiologo Alassane Samba Diop che ha fatto da moderatore dell’iniziativa, ha sottolineato che «Spesso i progetti iniziano, ma alla fine le persone spariscono e non succede nulla. Questa cassetta degli attrezzi e il lavoro dell'EJF sono una buona cosa per la sostenibilità. Spero che il Senegal abbia i mezzi per farcela. Le persone devono adottare una logica sana e dirsi che ciò che stanno facendo non è per loro stesse, ma per i loro figli e le generazioni future».

Barbara Pilz, programme manager per l'Africa francofona dell’EJF, ha concluso: «La pesca INN è una delle minacce più gravi per la biodiversità marina, la sicurezza alimentare e i mezzi di sostentamento delle comunità costiere. Rappresenta un pesce su cinque catturato, costando miliardi all'economia globale, e mettendo a rischio anche i pescatori su piccola scala aumentando il rischio di collisione con imbarcazioni industriali. Ecco perché, in questo toolkit, forniamo metodi testati che consentono alle comunità costiere di gestire la pesca su cui fanno affidamento. Senza pescatori su piccola scala, l'intero sistema rischia di crollare, economicamente e ambientalmente. Grazie al forte sostegno dell'UE a questo nuovo progetto rivoluzionario, non li deluderemo».

Redazione Greenreport

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