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Anci, Utilitalia e Assoambiente insieme per una guida sui contratti di servizio

Rifiuti urbani, da Comuni e imprese di settore un vademecum sulla regolazione Arera

Pella: «Sono state definite regole certe ma anche nuovi obblighi non sempre di chiara ed unica applicazione»
 |  Green economy

I Comuni italiani riuniti in Anci – col supporto dell’Istituto per la finanza e l’economia locale – hanno unito le forze con le imprese di gestione rifiuti riunite in Utilitalia (la federazione che riunisce le utility di acqua, ambiente, elettricità e gas) e in Assoambiente (l’associazione delle aziende di servizio ambientale ed economia circolare) per mettere a punto il nuovo vademecum Regolazione Arera nel settore dei rifiuti urbani: contratti di servizio. Guida alla lettura ed all’applicazione della delibera 385/2023/R/rif.

Lo scopo è quello di spunti utili agli operatori e ai soggetti pubblici nel percorso di adeguamento dei contratti in essere alla disciplina messa in campo dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente  (Arera).

«I servizio di igiene urbana è uno degli oneri posto a carico dei sindaci e con l’avvento della regolazione sono state definite regole certe ma anche nuovi obblighi non sempre di chiara ed unica applicazione – spiega il presidente dell’Anci Roberto Pella – Il contratto di servizi è l’occasione per prendere atto delle nuove norme ed obblighi e di individuare le leve per offrire un servizio che contempli qualità e giusto corrispettivo. La collaborazione con Utilitalia e Assoambiente a questo documento è segno chiaro della consapevolezza che da regole chiare e trasparenti può nascere un confronto produttivo nel segno degli obiettivi dell’economia circolare».

Il documento rappresenta un vademecum snello e condiviso che affronta diversi temi, fra cui l’eterointegrazione contrattuale e il corrispettivo contrattuale, per accompagnare gli attori in gioco nell’affrontare le trasformazioni in atto. La guida si inquadra nell’ambito di un protocollo di collaborazione siglato tra le parti per l’avvio di iniziative quali l’elaborazione di linee guida su aspetti tecnici, richieste di chiarimento e rilevazione delle criticità della disciplina regolatoria o altre iniziative tese ad agevolare un ordinato recepimento della disciplina Arera.

«I contratti di gestione dei rifiuti – argomenta il presidente Utilitalia, Filippo Brandolini – devono necessariamente contemperare interessi di soggetti diversi: da un lato quello degli enti locali, e per il loro tramite degli utenti, dall’altro quello del soggetto economico affidatario del servizio, che necessita di trovare un equilibrio tariffario sostenibile, individuando le risorse necessarie a svolgere la propria attività finalizzata a perseguire gli obiettivi ambientali e di economia circolare che gli sono stati assegnati. Su tali presupposti l’azione dell’Autorità ha portato a un modello di contratto di servizio standard che rappresenta un decisivo contributo a questo processo, ma che va necessariamente messo a terra e declinato nell’operatività. Per tali ragioni, questo lavoro che mira a una corretta lettura del provvedimento Arera, svolto assieme ad Anci e Assoambiente, rappresenta un modello innovativo di collaborazione da mettere al servizio di tutto il nostro comparto».

Non a caso, l’iniziativa ha preso vita nella consapevolezza delle parti che un pieno coordinamento tra disciplina regolatoria e disciplina contrattuale è imprescindibile per garantire uno sviluppo industriale del settore, sia dal punto di vista della qualità del servizio erogato agli utenti (incluso lo sviluppo impiantistico), sia da quello dell’equilibrio economico-finanziario delle gestioni e nel rispetto dei principi di concorrenza del mercato.

«Tra obiettivi di sostenibilità ambientale e tariffaria, crescita industriale e strumenti di governo del territorio, con la messa a terra della regolazione – conclude il presidente di Assoambiente, Chicco Testa – si è assistito in questi anni ad un’applicazione spesso non coerente e disomogenea della regolazione, causata della carenza di indirizzi condivisi su aspetti applicativi. Con questo vademecum sull’adeguamento dei contratti Comuni e gestori, insieme, si fanno oggi parte attiva in un processo che richiede necessaria condivisione degli strumenti a disposizione nell’unità di intenti di crescita e stabilità del comparto».

Redazione Greenreport

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