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Barcellona tenta di limitare l’impatto del turismo di massa. Bloccati 20 nuovi alberghi

Giro di vite della sindaca di sinistra contro il turismo low-cost, troppi disagi per i cittadini
 |  Green economy

La nuova sindaca di sinistra di Barcellona ha imposto una moratoria sulle infrastrutture alberghiere: 30 hotel in attesa di licenza, tra i quali grossi progetti di investimento, si sono visti bloccare l’iter approvativo avviato sotto la precedente amministrazione.

L’obiettivo di Ada Colau è quello di fare in modo che i sui amministrati non siano ostaggio degli aspetti negativi del turismo di massa. Nella capitale catalana aumenta l’insofferenza per il disordine e il disagio provocato dal turismo low-cost e per l’aggressività ed i comportamenti indecenti di parte della massa di turisti he ogni anno arriva a Barcellona.

Ma iòl turismo è uno dei pilastri dell’economia della città che nell’estate 2014 ha ospitato 7,5 milioni di turisti, 4 volte il numero degli abitanti  di Barcellona.

La Colau ha sottolineato che: «Però, solo una parte degli abitanti trae profitto dalle attività turistiche. Le montagne di rifiuti, i turisti ubriachi ed anche nudi nelle strade di Barcellona, questo è il risultato della “bolla turistica” attuale».

La nuova sindaca di sinistra di Barcellona già ad aprile aveva preso iniziative per limitare il turismo eccessivo: l’accesso allo storico mercato della Boquería,, sulla Rambla, è vietat a gruppi I più di 15 persone, il famoso parco Güell appoggia l’iniziativa ed ha limitato il numero di visitatori ad 800 al giorno.

Anche gli abitanti dei quartieri turistici applaudono all’iniziativa della Colau, ma tra i commercianti serpeggia il malcontento per il calo del turismo mordi e fuggi, una insoddisfazione sulla quale soffiano i Partiti di opposizione dicendo che tutto questo porterà a perdite di posti di lavoro e di investimenti.

Redazione Greenreport

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