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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

18 Nov, 2025
Quarto episodio della serie realizzata da Econnection: Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell’erba), e Ivan Manzo (ASviS) analizzano assieme ad Andrea Grieco, divulgatore ed esperto di Cop, le principali notizie che arrivano dal vertice Onu che si svolge in Brasile
Quarta puntata di CopConnection, serie dedicata a commentare ciò che sta avvenendo alla Cop30 in corso a Belém, in Brasile. A realizzarla è la cooperativa Econnection, con cui greenreport.it ha attiva una collaborazione editoriale. In questo episodio Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti nell’erba), e Ivan Manzo (ASviS) analizzano assieme ad Andrea Grieco, divulgatore ed esperto di Cop, le principali notizie che arrivano dal vertice Onu. In particolare, si parla del protagonismo della società civile (circa 50.000 persone hanno manifestato…

17 Nov, 2025
A Belém si è creata una coalizione di nove paesi che sta promuovendo una campagna per introdurre un costo aggiuntivo sui biglietti aerei in business class e sui cosiddetti aerotaxi
Un primo segnale, Francia e Spagna, lo avevano lanciato l’estate scorsa unendosi al gruppo di cui già facevano parte Kenya, Barbados, Somalia, Benin, Sierra Leone, Antigua e Barbuda. E ora le delegazioni governative di Parigi e Madrid hanno dato seguito agli impegni preannunciati alla vigilia della Cop30: a Belém si è creata una coalizione di nove paesi che sta promuovendo una campagna per introdurre una tassa aggiuntiva sui biglietti aerei in business class e sui viaggi in jet privati. «Chi inquina di più dovrebbe contribuire di più», ha affermato l'ambasciatrice spagnola in Brasile, María d…

17 Nov, 2025
In 3 minuti e 28 secondi netti, la selezione a cura di Maurizio Izzo delle principali notizie pubblicate nell’ultima settimana
«C’è un’isola del mar dei Caraibi che è la più esposta e colpita da eventi climatici catastrofici. Ma L’Italia come è messa in questa classifica?». Apre con questa domanda, Maurizio Izzo, la nuova puntata del podcast di Greenreport. E la risposta del nostro direttore responsabile non si fa attendere: «Siamo messi davvero male. Noi siamo al sedicesimo posto nella speciale classifica dei 195 Stati del mondo più bersagliati nell'ultimo trentennio». Ufficialmente sono oltre 800.000 le persone che hanno perso la vita in tutto il mondo a causa di eventi meteo estremi, che hanno causato danni econom…

17 Nov, 2025
Oltre diecimila persone hanno risposto all’appello a scendere in piazza nel week end lanciato da 82 sigle ambientaliste e sociali. Tra le richieste rivolte alle delegazioni governative che partecipano alla Cop30 e ai vertici dell’Unione europea, una giusta transizione ecologica e anche lo stop all’aumento delle spese militari
È stato un fine settimana di mobilitazioni per il clima, quello appena passato. A Belém, dove attivisti e rappresentanti delle popolazioni dell’Amazzonia sabato hanno manifestato intorno ai palazzi dove le delegazioni governative partecipano ai lavori della Cop30 chiedendo azioni concrete e non più solo promesse per contrastare al crisi climatica. E anche a Roma, dove quasi nelle stesse ore oltre 10 mila persone sono scese in piazza per il Climate pride, chiedendo ai negoziatori presenti in Brasile e anche ai vertici dell’Unione europea un maggior impegno per lasciarci alle spalle l’utilizzo…

16 Nov, 2025
Il segretario esecutivo della Convenzione Onu sul clima, Simon Stiell, chiede ai governi di «dare di più». Mentre fuori dai palazzi in cui procedono a rilento i lavori, attivisti e rappresentanti delle popolazioni dell’Amazzonia scandiscono: «Niente arretramenti, e che le promesse diventino realtà concrete»
La prima settimana della Cop30 si chiude con negoziati in stallo, con i vertici delle Nazioni Unite che lanciano appelli alle delegazioni governative a «fare» e anche «dare di più», e con l’immagine di attivisti e rappresentanti delle popolazioni dell’Amazzonia che marciano per le strade di Belém per chiedere azioni concrete e non più solo promesse per contrastare la crisi climatica. In base alle notizie che arrivano dai partecipanti al vertice sul clima Onu, la presidenza brasiliana della Cop30 ha chiesto ai partecipanti ai lavori «flessibilità» in vista dei negoziati della prossima settima…

15 Nov, 2025
In questo terzo episodio della serie realizzata da Econnection: Sergio Ferraris, Giorgia Burzachechi e Ivan Manzo analizzano assieme Mauro Albrizio, che è alla Cop30, i documenti firmati e i negoziati in corso al vertice del Brasile
Terza puntata di CopConnection, serie dedicata a commentare ciò che sta avvenendo alla Cop30 in corso a Belém, in Brasile. A realizzarla è la cooperativa Econnection, con cui greenreport.it ha attiva una collaborazione editoriale. In questo episodio, Sergio Ferraris (direttore di QualEnergia), Giorgia Burzachechi (direttrice di Giornalisti dell’erba), e Ivan Manzo (ASviS) analizzano assieme Mauro Albrizio di Legambiente (in collegamento da Belém) il fatto che uno dei primi documenti firmati al vertice sul clima delle Nazioni Unite sia stata la dichiarazione sull’integrità delle informazioni…

14 Nov, 2025
Col voto favorevole di conservatori, Ecr e Patrioti, è stata alleggerita la norma sulla rendicontazione di sostenibilità, che ora riguarderà solo le grandi imprese, mentre gli obblighi di due diligence si applicheranno solo alle grandi società europee e di paesi terzi e i piani di transizione ambientale non saranno più richiesti
In Europa la cosiddetta “maggioranza Ursula” si è di nuovo spaccata. E di nuovo sul Green deal, perché il Partito popolare europeo ha deciso di votare insieme alle destre per modificare le normative riguardanti la due diligence aziendale e la rendicontazione di sostenibilità. Quando al Parlamento europeo si è trattato di votare le norme contenute nel pacchetto Omnibus, il Ppe ha voltato le spalle a socialisti, liberali e verdi, scegliendo di schierarsi con le destre europee sul testo che farà da base al negoziato con i governi Ue per sigillare la versione finale. Con 382 voti a favore, 249 co…

14 Nov, 2025
È quanto emerge dall’analisi annuale del think tank Climate Action Tracker, nella quale viene sottolineato anche che nessuno dei 40 governi - tra Europa, Cina e Usa - ha definito una chiara roadmap verso il 2035 per limitare il riscaldamento globale sotto la soglia convenzionale degli 1,5 gradi rispetto all’era preindustriale
Il mondo è ancora su un pericoloso piano inclinato che porterebbe entro la fine del secolo a un aumento di 2,6°C della temperatura media globale. E il perché di ciò è semplice: i Paesi non hanno assunto impegni climatici sufficientemente forti e tali da invertire la rotta, mentre le emissioni da combustibili fossili hanno raggiunto un livello record. A lanciare l’allarme, fondato su dati e analisi scientifiche, è l'analisi annuale del think tank Climate Action Tracker, che ha limato le sue previsioni solo di 0,1 gradi rispetto allo scorso anno a causa di «un aggiornamento metodologico». Ment…