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Regolamento sulla deforestazione, la Commissione Ue propone ulteriori 12 mesi di introduzione graduale

Rispondendo alle richieste dei partner globali si rafforza il sostegno all'attuazione dell'EUDR
 |  Crisi climatica e adattamento

Il regolamento Ue sulla deforestazione punta a garantire che una serie di beni chiave immessi sul mercato Ue  non contribuisca più alla deforestazione e al degrado forestale nell'Unione europea e nel resto del mondo. I colegislatori hanno adottato la legge nel 2023, con una schiacciante maggioranza sia al  Parlamento europeo che in Consiglio. Nell'ambito della preparazione della sua proposta del 2021, la Commissione europea ha condotto una consultazione pubblica che ha avuto il secondo maggior numero di risposte (quasi 1,2 milioni), con la grande maggioranza dei portatori di interessi a favore di un approccio ambizioso che comprende l'obbligo di dovuta diligenza.

Ora la Commissione Ue ha pubblicato «Ulteriori documenti di orientamento e un quadro di cooperazione internazionale più solido per sostenere le parti interessate a livello mondiale, gli Stati membri e i paesi terzi nei loro preparativi per l'attuazione del regolamento dell'UE sulla deforestazione».  Inoltre, alla luce dei riscontri ricevuti dai partner internazionali sullo stato dei preparativi, la Commissione propone di concedere alle parti interessate più tempo per prepararsi. 

Se approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, questo renderebbe la legge applicabile il 30 dicembre 2025 per le grandi imprese e il 30 giugno 2026 per le microimprese e le piccole imprese.  La commissione evidenzia: «Poiché tutti gli strumenti di attuazione sono tecnicamente pronti, i 12 mesi supplementari possono fungere da periodo di introduzione graduale per garantire un'attuazione corretta ed efficace».

La Commissione Ue assicura che «Gli orientamenti presentati forniranno maggiore chiarezza alle imprese e alle autorità di contrasto per facilitare l'applicazione delle norme, in aggiunta al costante sostegno della Commissione alle parti interessate dall'adozione della legge». Allo stesso tempo, la Commissione ammette che, «Tre mesi prima della data di attuazione prevista, diversi partner mondiali hanno ripetutamente espresso preoccupazione per il loro stato di preparazione, da ultimo durante la settimana dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Inoltre, anche lo stato dei preparativi tra le parti interessate in Europa è disomogeneo. Mentre molti si aspettano di essere pronti in tempo, grazie a preparativi intensivi, altri hanno espresso preoccupazione.

Dato il carattere innovativo dell'EUDR, il calendario rapido e la varietà delle parti interessate internazionali coinvolte, la Commissione ritiene che «Un ulteriore periodo di 12 mesi per introdurre gradualmente il sistema sia una soluzione equilibrata per aiutare gli operatori di tutto il mondo a garantire un'attuazione agevole fin dall'inizio. Con questo passo, la Commissione mira a fornire certezze sulla via da seguire e a garantire il successo dell'EUDR, che è fondamentale per affrontare il contributo dell'UE alla pressante questione globale della deforestazione. La proposta di proroga non mette in alcun modo in discussione gli obiettivi o la sostanza della legge, come concordato dai colegislatori dell'Ue».

I documenti di orientamento  confermano l'impegno della Commissione a fornire un riferimento ai recenti sforzi di collaborazione, con il coinvolgimento delle parti interessate e delle autorità competenti, per contribuire a garantire un'interpretazione uniforme del diritto. I settori chiave trattati comprendono dettagli sulle funzionalità del sistema informativo, aggiornamenti sulle sanzioni e chiarimenti su definizioni critiche quali "degrado forestale", "operatore" nell'ambito di applicazione della legge e "immissione sul mercato". Vi sono inoltre ulteriori orientamenti sugli obblighi di tracciabilità.

Gli orientamenti sono suddivisi in 11 capitoli che coprono una vasta gamma di questioni quali i requisiti di legalità, i tempi di applicazione, l'uso agricolo e i chiarimenti sulla definizione del prodotto. Tutti questi sono supportati da scenari tangibili. Inoltre, l'ultima FAQ,  contiene oltre 40 nuove risposte aggiuntive per rispondere alle domande poste da una vasta gamma di portatori di interessi provenienti da tutto il mondo.

Le microimprese e le piccole imprese beneficiano di un regime più leggero, descritto anche in una nuova pagina web dedicata. Anche le informazioni per il pubblico sul sito web della Commissione sono state aggiornate e riorganizzate per facilitarne la comprensione da parte di tutti.

La Commuissione Ue ha reso noti anche i principi della metodologia che applicherà l'esercizio di analisi comparativa EUDR, che serve a classificare i Paesi come a basso, standard o ad alto rischio, al fine di facilitare le procedure di due diligence degli operatori e consentire alle autorità competenti di monitorare e far rispettare efficacemente la conformità. Seguendo la metodologia applicata, un'ampia maggioranza di Paesi in tutto il mondo sarà classificata come "a basso rischio" E la Commissione dice che «Questo darà l'opportunità di concentrare gli sforzi collettivi laddove le sfide della deforestazione sono più acute».

Per contribuire a garantire un'agevole attuazione a livello mondiale, la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna presentano un quadro strategico per l'impegno di cooperazione internazionale sul regolamento Ue sulla deforestazione. Individua 5 settori d'azione prioritari, come il sostegno ai piccoli proprietari terrieri, 8 principi chiave, come un approccio incentrato sui diritti umani, e diversi strumenti di attuazione, tra cui il dialogo e il finanziamento. Questo quadro globale mirerà a «Promuovere una transizione giusta e inclusiva verso catene di approvvigionamento agricolo a deforestazione zero che non lascino indietro nessuno. Mentre l'Ue intensificherà ulteriormente il dialogo e il sostegno, il successo del partenariato dipenderà anche dall'impegno dei partner dell'Ue a conseguire gli obiettivi globali per arrestare la deforestazione».

Il sistema informativo in cui le imprese registreranno le loro dichiarazioni di due diligence  è pronto per iniziare ad accettare le registrazioni all'inizio di novembre e per la piena operatività a dicembre. Gli operatori e i commercianti saranno in grado di registrare e presentare dichiarazioni di dovuta diligenza anche prima dell'entrata in vigore della legge.

I test pilota del sistema sono stati condotti a gennaio con 100 società  e la Commissione ha messo in atto diverse misure aggiuntive, tra cui: Creazione di un unico punto di contatto per il supporto informatico delle parti interessate; Sviluppo di un'interfaccia che consenta connessioni machine-to-machine al sistema, senza la necessità di inserimento manuale dei dati; più di 250 stakeholder privati stanno sviluppando questa funzionalità; Supporto per testare i file di geolocalizzazione delle parti interessate e fornire feedback; Video e istruzioni dettagliate per l'utente multilingue sul sistema; Formazione per le parti interessate: la prima sessione si è svolta a Bruxelles il 25 settembre e la formazione online avrà luogo a partire dalla seconda metà di ottobre.

Con le nuove azioni annunciate, la Commissione ritiene che saranno soddisfatte le condizioni necessarie per un'agevole attuazione: Gli ulteriori documenti di orientamento odierni completeranno l'ampio sostegno a disposizione dei produttori, delle organizzazioni commerciali e dei paesi partner nei loro preparativi per l'attuazione del regolamento, mentre la Commissione mantiene l'impegno a proseguire il dialogo e l'impegno se necessario. Le imprese e le altre parti interessate sono invitate a completare le loro connessioni, i test e la formazione per l'uso del sistema informatico. La Commissione sta intensificando i dialoghi con la maggior parte dei paesi interessati, che confluiranno nella rapida messa a punto del sistema di analisi comparativa per paese mediante una proposta di atto di esecuzione entro il 30 giugno 2025. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad adottare la proposta di proroga del periodo di attuazione entro la fine dell'anno.

Redazione Greenreport

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