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La Commissione Ue contro la povertà energetica e per rafforzare la protezione dei consumatori

Pubblicate le raccomandazioni per affrontare la povertà energetica in tutta l’Unione europea
 |  Crisi climatica e adattamento

In vista dell'inverno la Commissione europea sta rafforzando le sue azioni per tutelare i consumatori di energia, in particolare quelli vulnerabili. Con l'adozione di una nuova raccomandazione sulla povertà energetica, la Commissione Ue «Riafferma il suo impegno a garantire che la transizione verso l'energia pulita sia equa e giusta per tutti».

In una nota la Commissione Ue spiega che «La raccomandazione definisce le buone pratiche per i miglioramenti strutturali che gli Stati membri possono adottare al fine di affrontare le cause profonde all'origine della povertà energetica. Vengono inoltre evidenziati gli investimenti in misure strutturali per far fronte alla scarsa efficienza energetica delle abitazioni e degli apparecchi intelligenti. Tra le altre misure figurano la trasmissione di informazioni chiare sulle bollette energetiche e sulle pratiche per il risparmio energetico e l'incoraggiamento dei cittadini ad aderire alle comunità energetiche o a passare a soluzioni energetiche rinnovabili».

Gli investimenti nell'efficienza energetica e nelle energie rinnovabili rientrano tra le misure strutturali incluse nella raccomandazione e la Commissione sottolinea che «Queste misure sono progettate per avere un impatto duraturo, affrontando le cause profonde della povertà energetica, come il basso rendimento energetico delle case e degli elettrodomestici, l’elevata spesa energetica in proporzione ai bilanci familiari e i livelli di reddito più bassi (esacerbati dall’inflazione)». Le raccomandazioni sono accompagnate da un documento di lavoro dei servizi della Commissione che contiene un'analisi più dettagliata delle misure raccomandate.

Dopo la revisione recentemente adottata della Direttiva sull’efficienza energetica che include, per la prima volta, una definizione di povertà energetica a livello di Ue, la Raccomandazione delinea anche come la povertà energetica può essere diagnosticata a livello nazionale.

Entrambi i documenti indicano «I Piani nazionali per l’energia e il clima (PNEC), nonché i Piani per il clima sociale, come opportunità per i paesi dell’UE di riflettere le raccomandazioni odierne nel loro quadro politico per combattere la povertà energetica. Il quadro giuridico dell’UE richiede che la povertà energetica sia identificata e affrontata nel Piano nazionale per l’energia e il clima (PNEC) di ciascun paese dell’Ue, che sarà aggiornato nel 2024. I paesi dell’Ue devono elaborare e presentare i propri piani sociali per il clima alla Commissione entro il 30 giugno 2025 per poter usufruire del Fondo Sociale per il Clima».

La pubblicazione della raccomandazione e del documento di lavoro dei servizi della Commissione fa seguito ad ampie consultazioni condotte dalla Commissione con gli Stati membri e con gli stakeholders, tra i quali organizzazioni dei consumatori e della società civile, sindacati, gruppi contro la povertà, fornitori di alloggi sociali, attivisti ambientali, organizzazioni sanitarie, cooperative energetiche e fornitori di energia.

Questa iniziativa è stata accompagnata dal rinnovo della Dichiarazione congiunta sulla tutela rafforzata dei consumatori per l'inverno , originariamente  firmata nel dicembre 2022 . Con il sostegno della Commissione, le principali parti interessate che rappresentano consumatori, regolatori, fornitori e distributori di energia si sono impegnate a «Rispettare i principi comuni e ad adottare misure, che vanno oltre la legislazione esistente, per sostenere le famiglie durante l’inverno 2022-23. Sebbene i prezzi all’ingrosso dell’energia siano diminuiti rispetto ai massimi raggiunti lo scorso inverno, i clienti vulnerabili e quelli in povertà energetica continuano ad avere difficoltà a pagare le bollette e il costo della vita rimane elevato. Pertanto, gli stakeholders hanno concordato di rinnovare la Dichiarazione congiunta per l’inverno 2023-2024».

Il commissario per la giustizia Didier Reynders e la commissaria per l'energia Kadri Simson hanno presentato la raccomandazione agli stakeholders in occasione di un evento sulla povertà energetica e poi hanno assistito alla firma della nuova dichiarazione congiunta delle parti interessate sulla maggiore tutela dei consumatori per l'inverno.

Reynders ha ricordato che «Con l'aumento dei prezzi dell'energia dello scorso anno e la crisi del costo della vita, milioni di consumatori hanno avuto difficoltà a far quadrare i conti alla fine del mese. Sebbene la situazione sia migliorata rispetto allo scorso inverno, il costo della vita rimane elevato e i prezzi dell'energia sono ancora più alti rispetto a prima della crisi. E’ probabile che molti consumatori, in particolare quelli più vulnerabili, trovino difficoltà nel riscaldare le abitazioni e pagare le bollette energetiche. Dobbiamo continuare a fare tutto il possibile per tutelare i consumatori bisognosi».

La Simson ha concluso: «La povertà energetica non è un fenomeno nuovo nell'Ue e non è legata esclusivamente ai prezzi dell'energia, ma è riemersa negli ultimi anni con la strumentalizzazione degli approvvigionamenti energetici da parte della Russia. Colpisce tutti gli Stati membri e aumenta la pressione su coloro che si trovano già in situazioni di vulnerabilità. Abbiamo agito per conferire maggiore stabilità al mercato dell'energia e ora stiamo andando oltre le misure di gestione della crisi per garantire ai consumatori una maggiore prevedibilità dei prezzi a lungo termine. La raccomandazione di oggi si concentra su misure strutturali a lungo termine, quali la garanzia di accesso ad alloggi e apparecchi efficienti sotto il profilo energetico, come anche alle energie rinnovabili, che contribuiranno a responsabilizzare tutti i cittadini, facendo loro sposare la causa della transizione dell'Europa verso l'energia pulita».

Redazione Greenreport

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