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Cresce l’allarme in Romagna e nel Bolognese. Il Lamone con valori di piena senza precedenti

Situazione preoccupante anche nel Ferrarese. Occhi puntati sui fiumi Savena e Reno. A Bologna già ieri firmata ordinanza per la pulizia dei tombini, mentre Modena incalza il governo sui rimborsi per i danni dello scorso ottobre
 |  Crisi climatica e adattamento

Il Lamone con valori di piena senza precedenti, l’allarme in Romagna, le previsioni sull’innalzamento del Savena e del Reno nel Bolognese, l’ordinanza del sindaco del capoluogo per la pulizia dei tombini, mentre Modena incalza il governo sui rimborsi per i danni causati dall’alluvione dello scorso ottobre. In Emilia Romagna sono ore concitate a causa delle pesanti precipitazioni che si stanno abbattendo su gran parte del territorio. L’allerta rossa è stata estesa in Romagna, nel Bolognese e nel Ferrarese fino a domattina. La Regione, nell’ultimo aggiornamento sull’allerta meteo, fa sapere «desta molta preoccupazione il Lamone che a Marradi, sul versante toscano, sta registrando valori di piena senza precedenti: oltre 3 metri alle 12.15, 2.32 a Strada Casale, sull’Appennino romagnolo». Gli effetti, sottolinea il presidente Michele de Pascale, sono «molto pesanti lungo l’intero bacino del fiume in Emilia-Romagna», visto che si tratta di un territorio «colpito più volte negli ultimi anni da eventi alluvionali e, nuovamente, abbiamo avuto una pioggia di grande violenza su questo areale». 
A destare forte preoccupazione è la situazione in Romagna, dove i fiumi, spiega la Regione, sono oggetto di previsioni che parlano di innalzamenti superiori alla soglia 3. «In questo momento a Marradi la soglia rossa è stata superata di moltissimo e sta scendendo progressivamente in pianura – fa sapere de Pascale –  Bisogna prestare tantissima attenzione, si tratta infatti di un bacino colpito più volte negli ultimi anni da eventi alluvionali». Allo stesso tempo, prosegue de Pascale, «tutta la pianura emiliano-romagnola, soprattutto nel Bolognese col bacino del Reno e coi fiumi romagnoli, viene attraversata dall’ondata di piena per le piogge di questa notte, cui si sono aggiunte quelle di oggi: due fenomeni diversi. Ai cittadini chiediamo di prestare massima attenzione, informandosi sui canali della Regione e quelli dei Comuni. Siamo davanti a un evento meteo che, purtroppo, anche in questa circostanza sta colpendo in maniera molto forte il nostro territorio».

Per tutta la giornata di oggi, conferma la Regione Emilia Romagna, sono previste «precipitazioni intense, anche a carattere temporalesco, sulla fascia appenninica centro-orientale e sulla pianura centrale della regione, in estensione al settore centro-occidentale nel pomeriggio-sera, dove sono previsti livelli idrometrici dei fiumi superiori alla soglia 2. Sul settore appenninico centrale e orientale saranno possibili diffusi fenomeni di ruscellamento, accompagnati da significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei rii e torrenti minori e saranno possibili diffuse frane superficiali». E non sarà possibile abbassare la guardia nelle prossime ore. Per quanto riguarda la giornata di domani, infatti, l’allerta rossa viene confermata per la pianura bolognese, quella romagnola e la Costa romagnola, «dove è previsto il passaggio di eventuali piene». Sul settore appenninico, viene anche fatto sapere, «saranno possibili localizzati fenomeni franosi dovuti alla elevata saturazione dei suoli a seguito delle piogge degli ultimi giorni».
Anche a Bologna l’allerta resta alta, nonostante la città si fosse preparata alle pesanti piogge di oggi. «Ieri con Hera siamo andati a fare un importante sopralluogo su tutta via San Mamolo fino a Villa Ghigi e abbiamo anche emanato un’ordinanza consegnata ai privati affinché tutti i tombini fossero puliti e nei casi in cui i privati non sono intervenuti nelle aree di propria pertinenza, lo abbiamo fatto noi», spiega il sindaco Matteo Lepore. Che però ribadisce anche che «Comune e Hera devono lavorare sui tombini pubblici, ma è importante che anche le aree private siano mantenute pulite». Intervistato da E'tv, il sindaco di Bologna ha spiegato che l’organizzazione di questi giorni legata alle allerte «è molto più robusta e preventiva rispetto agli episodi che abbiamo alle spalle, proprio perché quanto successo a ottobre ci ha fatto alzare la soglia dal punto di vista della Protezione civile, e insieme alla Regione abbiamo optato per la massima prudenza, ovviamente a tutela dell'incolumità dei cittadini, quindi siamo partiti già ieri impostando le cose con lo scenario peggiore». I modelli delineavano le quantità di precipitazioni tuttora previste per il pomeriggio, continua il primo cittadino, sottolineando che «quando si parla di 80 millimetri significa più o meno quello che era stato previsto a ottobre, ma poi ne sono piovuti il doppio: vediamo così che il tempo può cambiare in poche ore».
Il territorio del Bolognese è duramente colpito in queste ore. A Imola si è proceduto con le evacuazioni di 35 persone per una frana e sono state disposte, in via preventiva, la chiusura di una serie di strade e ponti. I livelli del Santerno sono in lieve calo fino a Codrignano, mentre da lì prosegue la propagazione dell’onda di piena così come per gli altri corsi d'acqua a partire dall’Idice e dagli affluenti del Reno. 

A Bologna «il picco di piena su rii e torrenti collinari, registrato nella prima mattinata di oggi, è passato e si segnala qualche allagamento in collina», riferisce l’amministrazione comunale sui social, nelle prossime ore, però, «è invece previsto l’innalzamento del Savena e poi del Reno» avverte Palazzo D’Accursio. «Continuiamo a monitorare la situazione - conclude il Comune - in attesa del prossimo bollettino meteo e invitiamo alla prudenza chi si sta muovendo sulle strade e a rispettare tutte le prescrizioni già comunicate, contenute nelle ordinanze firmate ieri». 

Smottamenti, frane e alcuni allagamenti, per ora contenuti, anche nel Bolognese. Il Comune di San Lazzaro di Savena, alle porte del capoluogo, dove da ieri sera ci sono state alcune evacuazioni preventive, segnala l’allagamento di alcune strade e sottopassi con qualche difficoltà nella circolazione, dopo le piogge del primo mattino. 
E intanto Modena incalza il governo sui rimborsi per i danni provocati dall’alluvione di ottobre. «A oggi non sono ancora state pubblicate le disposizioni relative ai contributi per privati e attività produttive che hanno subito danni per i fatti di ottobre. Il Governo ha riconosciuto che tali danni saranno risarciti, ora serve però che le relative disponibilità economiche siano rese operative», ha detto nella seduta del Consiglio comunale di ieri l’assessore comunale alla Protezione civile, Giulio Guerzoni.  

Redazione Greenreport

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