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È nata Acqua Toscana spa, alla guida il vicesindaco di Prato

È Simone Faggi l’amministratore unico della holding composta da 32 Comuni e il 53% di Publiacqua
 |  Acqua

Neanche una settimana dopo il primo via libera dal Consiglio comunale di Firenze, la holding pubblica pluri-partecipata che gestirà le quote pubbliche di Publiacqua ha un nome e una guida: Acqua Toscana spa, con amministratore unico il vicesindaco di Prato Simone Faggi (nella foto).

Insieme a quello di Firenze, dentro la holding ce ne sono altri 31 – oltre a Consiag – che insieme detengono il 53% di Publiacqua.

«Si completa un percorso durato alcune settimane – commentano il sindaco Dario Nardella e l’assessore alle partecipate Federico Gianassi – per il quale ringraziamo le numerose amministrazioni comunali che hanno convintamente aderito a questo progetto. Da oggi la compagine pubblica di Publiacqua è più solida e unita per la gestione di un servizio di primaria importanza per i cittadini. In bocca al lupo a Simone Faggi nuovo amministratore unico della società, in cui riponiamo massima stima e massima fiducia».

Con la partecipazione a questa holding interamente pubblica, la maggioranza dei Comuni soci di Publiacqua si raggruppano dando vita ad un unico soggetto pubblico più strutturato e solido che, in rappresentanza dei soci pubblici, si relazioni con il socio privato (ovvero Acea, dove comunque il 51% del capitale sociale è in mano a un soggetto pubblico ovvero Roma) nel periodo finale della gestione dell’affidamento del servizio, in scadenza al 2024.

Sullo sfondo continua così ad evolvere la possibilità di andare a costituire una “multiutility della Toscana” che unisca i servizi pubblici nel comparto idrico, ambientale ed energetico all’interno di un unico soggetto interamente pubblico benché con all’orizzonte già una possibile quotazione in Borsa: un progetto lanciato lo scorso dicembre dai Comuni di Firenze, Empoli e Prato con orizzonte 2022.

«Ringrazio l'assemblea per la fiducia – dichiara a caldo Faggi –, il percorso dei prossimi mesi è fondamentale per dare prospettiva di crescita e sviluppo al sistema dei servizi pubblici toscani e per mantenere interamente il controllo dei servizi ai cittadini sul nostro territorio».

Redazione Greenreport

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