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Verso il Forum Euromediterraneo dell’acqua, il ministro Pichetto: «L’Italia vuole essere in prima fila»

«L’obiettivo sono strategie comuni per definire insieme percorsi di azione rispetto al cambiamento climatico, che incide sulla biodiversità, il degrado e la disponibilità della risorsa»
 |  Acqua

A partire dal convegno Acqua: cura della risorsa e accesso universale, ospitato lo scorso venerdì nell’Aula Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, grazie all’impegno del comitato One Water ha iniziato a marciare a pieno ritmo la corsa verso il primo Forum Euromediterraneo dell’acqua, che avrà luogo a Roma nel 2026.

«L’acqua è fonte di vita, ma è una risorsa esauribile. Nel nostro G7 Clima, Energia e Ambiente, ad aprile scorso, abbiamo creato la Water Coalition: l’obiettivo sono strategie comuni per definire insieme percorsi di azione rispetto al cambiamento climatico, che incide sulla biodiversità, il degrado e la disponibilità della risorsa – ha ricordato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto – L’Italia vuole essere in prima fila», ha spiegato il ministro, menzionando proprio il Forum Euromediterraneo sull’acqua e la Seconda Ministeriale sull’Acqua dell’Unione per il Mediterraneo, assegnata all’Italia sempre nello stesso anno. «Portiamo avanti – ha detto Pichetto – diciotto impegni volontari della Water Conference di New York del 2023, nove del MASE e altrettanti del Ministero degli Esteri, per un impegno finanziario complessivo di 6 miliardi di dollari. Siamo attivi nella cooperazione, molto sui Balcani e con l’Africa nell’ambito del Piano Mattei».

Sullo stato della risorsa idrica in Italia, Pichetto ha citato i temi della qualità dei corpi idrici, la riduzione delle perdite e la partecipazione delle realtà locali. «Di fronte al 42% di perdite negli acquedotti – ha affermato – la sfida è superare l’attuale numero dei gestori, arrivando a un centinaio con le spalle robuste per fare grandi investimenti, rinnovando per esempio gli acquedotti. Oggi le mille gestioni in economia sono fatte o da chi ha troppa acqua o da chi non ne ha e nessuno lo aiuta. Ecco la necessità di fare sistema». Tra i temi, Pichetto ha ricordato anche la depurazione, con «dieci miliardi di metri cubi l’anno di acque reflue» che potrebbero essere utili a fini irrigui.

Redazione Greenreport

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