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Elezioni a Portoferraio, la Lista Zini risponde alle domande di Legambiente

 |  Toscana

Il 21 maggio Legambiente Arcipelago Toscano ha sottoposto ai tre candidati a Sindaco del Comune di Portoferraio una serie di domande divise in 10 punti la prima a rispondere è la “Lista civica Angelo Zini Sindaco” capeggiata dal sindaco uscente e appoggiata da Partito Democratico, Sinistra Italiana e forze civiche. Ecco cosa risponde a Legambiente la Lista Zini:

 

Carissimi membri di Legambiente,

vogliate perdonare – a causa dei concitati giorni di campagna elettorale – qualche breve momento di ritardo nella mia risposta ai vostri interrogativi, che pure sono molti, tutti più che appropriati e condivisibili oltreché necessari. Auspico, infatti, al di là di questo conciso scritto, che ci sia la possibilità, in debita sede e con tempi proporzionati, di ascoltarsi e confrontarci insieme, più nello specifico, su ogni singola istanza del vostro questionario.

Bene, adesso però veniamo a noi. Per prima cosa sarei davvero felice se voleste consultare – e commentare – il report uscito a mezzo stampa e social nelle scorse ore, dal titolo iconico #fatticheparlano, in termini di ambiente e territorio, nel quale cerchiamo di riassumere alcuni dei punti salienti dell'amministrazione Zini nel quinquennio 2019 – 2024. Per comodità, e sperando di fare cosa a Voi gradita, lo annoto anche qui: https://drive.google.com/file/d/1f0wZDAmdM-Sy07Fx5uDNE40m5Q9jtpfU/view?usp=drivesdk

Partirei la mia analisi proprio dal punto numero 5 (Contributo di sbarco), che mi sta molto a cuore, ovvero dal sottolineare come l’adesione e la presenza dell’Isola d’Elba, con i Comuni di comuni Portoferraio e Rio, nel programma europeo Civitas Destination (fra le iniziative dell’Unione Europea più rilevanti nel campo della mobilità sostenibile), unico di questo genere finanziato in Italia, si è concretizzata localmente nel progetto Elba Sharing, ovvero nella condivisione delle buone pratiche, di azioni concrete e di soluzioni per la mobilità sostenibile per i bisogni dei residenti e dei turisti delle principali destinazioni delle isole dell’Unione Europea aderenti. Nell’ambito del progetto sono stati elaborati:

Il Piano Elbano della Logistica Sostenibile; uno studio sul trasporto delle merci all’Isola d’Elba che contiene un possibile piano di riduzione dell’impatto della logistica nel territorio;

Il Piano Elbano della Mobilità Sostenibile (PEMS), un documento che costituisce lo strumento di supporto per la realizzazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile Regionale; Progetti di sviluppo della mobilità elettrica con l’installazione di colonnine di ricarica;

Piattaforma di info-mobilità che integra dati statici e semi-dinamici di diverse modalità di trasporto in un unico strumento, in fase di manutenzione e definitivo lancio (Elba Sharing); Integrazione del TPL con servizi aggiuntivi: 1) Servizio gratuito denominato “spiagge bianche”, per offrire a tutti i cittadini il servizio di trasporto verso le principali spiagge della costa nord; 2) Servizio “bus navetta gratuito per i parcheggi” durante il periodo estivo; 3) Servizio “navetta gratuito” (notturno e diurno) per muoversi all’interno del Centro Storico (ape calesse).

Rispetto alla Ciclovia Tirrenica, vorrei dire che grazie ad una capillare e strategica opera di coordinamento attuata dall’Amministrazione, l’Elba, inizialmente esclusa da questo strategico percorso ciclistico (da Ventimiglia a Roma per un totale di 1.200km), è rientrata a pieno titolo nel progetto. Il comune di Portoferraio in quanto capofila per l’Elba, ha ricevuto il finanziamento regionale per l’affidamento del progetto e per nostra parte siamo e saremo orgogliosi di delinearlo operativamente e metterlo a sistema, integrando il vostro suggerimento rispetto all'antica via di Fonte Murata, senz'altro un'ottima idea.

Rispetto al contributo di sbarco, sarete felici di sapere che già da tempo ne richiediamo a gran voce una quota di risorse per implementare il servizio CAT, attivato dal Comune di Portoferraio con risorse regionali. Il servizio offre informazioni sulla mobilità all’Isola d’Elba e la possibilità di prenotare servizi di trasporto a domanda.

Per quanto riguarda la vostra domanda numero 2 (acqua ed energia) volevamo ricordare che abbiamo già avviato la procedura per l’adesione di Portoferraio ai “Comuni Virtuosi”, una rete di Enti locali, che opera per una gestione sostenibile dei propri territori, applicando le buone pratiche dell’economia circolare, che non significa solo ed esclusivamente corretta gestione dei rifiuti, ma impone scelte mirate alla riduzione dei rifiuti, al recupero e al riuso di beni che non devono, appunto, divenire rifiuti.

Ad integrazione l’Amministrazione ha attivato le procedure per la realizzazione delle Comunità Energetiche con singoli cittadini, impresa ed in sintonia con il Piano Energetico della Provincia di Livorno. Inoltre, in quanto alla situazione idrica vorremo far presente che Nell’ambito della gestione del Sistema delle acque, con la A.S.A. SpA, è stara sottoscritta una convenzione per la mappatura, la progettazione e la realizzazione di nuovi sistemi ed impianti di adduzione dell’acqua, di gestione delle acque piovane e delle fognature del Centro Storico e delle zone Biodola, Forno e Scaglieri. All’attualità sono stati fatti i primi sondaggi, la parziale mappatura del Centro Storico ed alcuni interventi da parte della Società; con riferimento invece alle altre zone citate, è in fase di definizione il progetto definitivo per porre soluzione alle problematiche annose di quei territori. Sempre con A.S.A Spa ci stiamo impegnando in maniera operativa, con una serie di interventi, per il riutilizzo delle acque depurate (acque reflue del depuratore di Portoferraio) attualmente in stato di criticità perché utilizzabili a scopo industriale ma non a scopo irriguo a causa di indici di salinità superiori alla norma.

In una politica di risparmio idrico, siamo favorevoli al censimento dei pozzi privati e delle piscine presenti nel territorio comunale così come ad una politica di interventi sulle riduzioni delle perdite. Per quanto riguarda l'elettrificazione abbiamo consentito e collaborato con l'Autorità Portuale definito dal PNRR che consentirà la completa elettrificazione di tutte le banchine del porto per cui, in prospettiva, tutte le navi – e speriamo anche i traghetti – potranno utilizzare questo servizio arrestando l'inquinamento sia acustico che in emissioni.

Per quanto riguarda il rigassificatore, siamo convinti che esso non sia il futuro dell'energia e ci auguriamo che nei prossimi anni possa essere “superato” da forme più eque e sostenibili di intervento sulle energie rinnovabili.

Per quanto riguarda il vostro punto numero 1 (consumo di suolo), il piano strutturale che è stato recentemente adottato dal Comune di Portoferraio è secondo noi in linea e coerente con i criteri le disposizioni della legge regionale di Regione Toscana (65/2014) per quel che concerne il PIT piano paesaggistico e le linee guida sul riuso e trasformazione del patrimonio esistente nonché la riduzione del consumo di suolo.

Sono state fatte analisi precise, e che non lasciano margine a deroghe e fraintendimenti, sulle aree urbane e rurali. Non intendiamo chiudere nemmeno un'occhio su abusi edilizi, danni ambientali e consumo di suolo e siamo favorevoli alla mappatura del territorio che suggerite e sarà assolutamente nostro compito formare ancor di più gli organi della Polizia Locale sul tema del controllo dei cantieri aperti.

A proposito di questo, inoltre, nel nostro dettagliato programma di intenti abbiamo inserito anche un'importante capitolo sulla rilevanza della sicurezza sul lavoro e la diffusione di buone pratiche, informazioni e servizi a tutela e di chi svolge lavori a rischio e di chi ha il compito di controllare affinché le norme vengano rispettate.

Sul punto numero 3 (traghetti) è in corso in questa fase, con Regione Toscana, una importante discussione per il rinnovo del bando di Continuità territoriale. Le questioni aperte sono molto delicate: ci interessa che il nuovo bando conservi e ampli i requisiti e criteri che assicurino la continuità anzitutto ai residenti ovvero:  Ampliamento della fascia oraria di collegamento (con corse, da Piombino verso l'Isola d'Elba, anche in notturna); Garanzia di agevolazioni verso i residenti; • Diversificazione dei traffici (commerciale e passeggeri); Sostegno speciale al traffico sanitario; Osservatorio dei trasporti posizionato all'Elba per avere un contatto più coeso, diretto ed efficace in un sistema di integrazione dei trasporti (TPL e ferroviario); Non in ultimo il rinnovamento del naviglio in termini di sostenibilità ambientale e anti inquinamento.

Sull'alto fondale (vostro punto numero 4), crediamo sì che il piccolo ampliamento (perché a livello quantitativo si parla davvero di un intervento piccolo) avrebbe un significato ed un impatto positivo anche per la gestione della pedonalità dell'area a ridosso del Centro Storico.

Non servirà tuttavia ad ospitare grandi crociere, come più volte abbiamo letto o sentito dai rumors: questo non sarà tecnicamente possibile e non rientra nelle nostre volontà. Ci saranno comunque tutte le occasioni necessarie per verificare e discutere insieme questo progetto, attualmente in una fase di stand-by. Dunque chi volesse portare all'attenzione dell'Amministrazione soluzioni e ipotesi alternative, sarà assolutamente ascoltato.

Sul punto del verde urbano (domanda numero 6) riteniamo, come voi, che sia un elemento imprescindibile per il benessere di un luogo e degli abitanti. Con il Piano Strutturale abbiamo adottato anche un Piano del Verde che deve dare risposte in questo senso sulle aree urbane e non urbane della città. Con le società partecipate, a livello comunale, ci attrezzeremo per affrontare in maniera sempre più qualificata gli interventi sul verde e ci adopereremo per una continua formazione degli operatori.

La questione “Pini di San Giovanni” non è certo un tema da poco: per quanto ci riguarda l'obiettivo primario è la messa in sicurezza di quel tratto di strada, per evitare gravi incidenti, rischi e segnalazioni e anche il contributo alla realizzazione di nuovi tratti ciclabili e pedonali per il miglioramento della viabilità. Dunque non escludiamo a priori la possibilità di ragionare su interventi di alberatura più sicuri e appropriati che sostituiscano l'esistente ma non senza fornire altre soluzioni che rispettino il panorama ambientale intorno e comunque inseriscano/modifichino elementi verdi.

Sul tema spiagge diciamo – in maniera anche ovvio ma occorre sempre qualificarlo – che esse sono il nostro patrimonio e valore aggiunto principale. Vanno dunque massimamente tutelate e protette.

Ci siamo adoperati e continueremo a farlo per: L'uso intelligente di mezzi e strumentazioni adeguate per i rilevamenti e gli interventi nelle aree marttime e costiere; La gestione della posidonia spiaggiata in modo tale che resti a difesa degli arenili e non crei particolari intralci nei periodi turistici per i visitatori. I ripascimenti fatti fino ad oggi riguardano un importante intervento nelle zone Magazzini/Schiopparello/San Giovanni. Apriremo a breve un secondo fronte per completare intervento a difesa della costa e di quelle spiagge (parlando coi residenti a San Giovanni, pochi giorni fa, sono anche emerse alcune criticità strutturali che si potranno portare all'attenzione del tavolo di discussione coi tecnici e professionisti che hanno lavorato sul progetto, per capire gli aggiustamenti possibili e i desiderata). Nei ripascimenti temporanei, invece, siamo intervenuti essenzialmente nella zona Biodola/Scaglieri dove ci sono stati esempi lampanti ed importanti di spiagge erose. Il nostro impegno è legato al monitoraggio costante ma anche sostenibile affinché gli arenili possano rimanere fruibili e liberi all'accesso.

Per quanto riguarda le concessioni demaniali, la loro ridefinizione ci porterà anche a discutere, più in generale, sull'uso degli arenili e crediamo sia infatti necessario andare verso un nuovo piano spiagge. Saranno da mettere sul tavolo problemi come: qualità, quantità e tipologie di concessioni. Argomenti caldi e cruciali, sulla cui discussione non ci tireremo indietro ma anzi saremo pronti a dare la nostra linea di intervento, che vede nella conservazione dell'esistente e nella tutela della zona marittima e costiera i primi obiettivi strategici.

Sull'accesso alla spiaggia di Cala dei Frati, a fronte di una linea imponente di grandi e medi interventi prioritari, non lo riteniamo una delle principali criticità su cui intervenire in termini immediati.

Il Trasporto Marittimo e Costiero nella rada è una importante e lodevole idea ma non facilmente realizzabile, perché costosa e mancante di infrastrutture a livello attuale. Ha dunque bisogno di investimenti maggiori. Esso fa parte del sistema TPL (trasporto pubblico) che ha molto criticità anche nel trasporto su gomma (in terra), giacché i Comuni dovranno intervenire per sostenere servizi aggiuntivi che il gestore regionale (Autolinee Toscane) interromperà o non fornirà più (esempio: linea bus Portoferraio – Bagnaia) e dunque sarà da bilanciare con attenzione la fattibilità da un lato, e l'investimento economico dall'altro, del Trasporto marittimo e costiero nella rada affinché esso possa essere un aiuto alla mobilità locale e non un ulteriore aggravio.

La Zona umida Schiopparello – Le Prade è stata inserita nell'ambito del Piano Strutturale come area di tutela e quindi la nostra idea è quella di andare verso la realizzazione di essa. Ciò potrà concretizzarsi attraverso un accordo con la proprietà privata dell'area e con una gestione condivisa assieme anche alle associazioni ambientaliste. E' dunque un impegno che ci siamo assunti e che vogliamo mantenere anche per il futuro. Essa infatti consentirebbe, assieme agli interventi fatti sull'erosione costiera della costa bassa e al secondo intervento programmato nell'area di San Giovanni, di riattivare in maniera ordinaria e quindi con fruizione pubblica del Cammino della Rada, il sentiero di camminamento che dalla Villa Romana delle Grotte approssimativamente arriverebbe fino a Magazzini.

Infine, per rispondere brevemente alla vostra ultima domanda sulle Misure di tutela della fascia costiera, diciamo che Sì, è assolutamente nostra intenzione l'idea di inserire le zone umide all’interno dell’esistente Zona speciale di conservazione Elba orientale e nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con il quale a livello di amministrazione abbiamo avuto un ottimo lavoro di dialogo e collaborazione nei passati 5 anni.

Intendiamo infine riaprire il confronto per l'iter istitutivo dell'area marina protetta dell'Arcipelago Toscano e proporre la gestione dell’Area di tutela biologica delle Ghiaie.

Lista civica Angelo Zini Sindaco

Legambiente Arcipelago Toscano

È la più importante e diffusa associazione ambientalista delle isole toscane e - fondata nel 1983 - uno dei circoli più vecchi e conosciuti del Cigno Verde in Italia. E’ stata protagonista – anche nel durissimo confronto con gli antiparco- dell’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è l’Associazione che più vigila sulla politica urbanistica e amministrativa delle Isole. Legambiente Arcipelago Toscano organizza trekking e feste che hanno al centro la biodiversità e la difesa del territorio, gestisce l’Aula VerdeBlu della Zona umida di Mola e il Santuario delle farfalle Ornella Casnati e con i suoi volontari che cerca per tutta l’estate cercano le tracce di nidificazione delle tartarughe marine.