
Meno rischio in Toscana, oggi il webinar su "Progettazione opere idrauliche in relazione ai cambiamenti climatici"
Nell’ambito dell’iniziativa Meno rischio in Toscana. Nuove soluzioni contro alluvioni e frane, realizzata a cura della Regione per avviare una riflessione collettiva su come proteggere il territorio di fronte a una crisi climatica che è già pienamente in corso, è in programma oggi il primo degli 8 webinar riservati a tecnici degli enti locali, ordini professionali e associazioni di categoria.
Il webinar è intitolato Progettazione opere idrauliche in relazione ai cambiamenti climatici, e vede come docenti Fabio Castelli – Professore Ordinario di Idrologia e Costruzioni Idrauliche presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze e membro del Centro per la Protezione Civile dell’Università di Firenze – e i Dott. Claudio Tei e Dott. Gianni Messeri del Consorzio LaMMA.
In due ore, dalle 14.30 alle 16.30, il webinar è pensato per affrontare, sia dal punto di vista teorico che applicativo, nuovi criteri e indirizzi per la progettazione evolutiva ed integrata di opere e sistemi di opere per la difesa dalle alluvioni. I principali aspetti innovativi che verranno illustrati riguardano, dal punto di vista evolutivo, le metodologie di stima delle forzanti meteorologiche di progetto che tengono conto: delle variazioni dovute al cambiamento climatico durante la vita attesa dell'opera; della disponibilità di osservazioni pluviometriche continue e di elevato dettaglio per la ricostruzione di scenari di progetto simili a quelli osservati.
Dal punto di vista poi della progettazione integrata, verranno illustrati i criteri che consentono di ottimizzare il dimensionamento delle opere tenendo conto anche della gestione del cosiddetto 'rischio residuo', cioè di forzanti idrometeorologiche che possono superare in intensità quelle caratterizzate dai tempi di ritorno standard per la progettazione, a fronte della diversa distribuzione dei fattori di esposizione e vulnerabilità nel territorio da difendere e dei principali strumenti di difesa non strutturale, quali la pianificazione urbanistica ed i sistemi di allertamento.
